Quelle immagini atroci, di una crudeltà infinita, postate sui social come un trofeo, hanno suscitato indignazione e una serie di reazioni anche dal mondo politico e dalle associazioni. Quella capretta si era fidata di loro. Era abituata a farsi accarezzare dai clienti dell'agriturismo, però domenica sera non è stata coccolata, ma seviziata e uccisa nel locale alla periferia di Anagni, dove si stava festeggiando un compleanno di 18 anni. Due minorenni, diciassettenni, residenti a Fiuggi, sono stati denunciati per "uccisione di animali". Ad incastrarli il video girato durante l'atroce gesto e pubblicato su Instagram. Non pubblichiamo il filmato perché le immagini sono troppo forti.
Nel primo video si vede un ragazzo che si diverte a colpire con calci la capretta, mentre attorno i suoi amici sghignazzano, si divertono, incitano il loro compagno a continuare, a non fermarsi. La capretta, ormai morta, viene poi messa dentro una carriola e gettata oltre un muretto, il tutto sempre ripreso da uno smartphone, tra le risate degli altri ragazzi. L'informativa dei carabinieri alla procura del tribunale dei minori di Roma ha consentito l'iscrizione nel registro degli indagati per il reato di "uccisione di animali" dei due giovanissimi, uno dei quali sarà maggiorenne tra pochi mesi. Il pm, dopo la visione dei filmati, ha disposto l'avvio delle indagini.
Le reazioni
L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente preannuncia una denuncia contro i due giovani di Fiuggi, «il primo per aver ucciso la capretta a calci ed il secondo per aver assistito senza intervenire, ripreso e postato sui social il video. Questa è un'azione criminale di una violenza inaudita che deve essere punita severamente e che soprattutto non deve passare sotto silenzio». Indignazione anche da Sara Battisti, presidente della commissione regionale Piani di Zona. «Sono profondamente colpita e indignata. Tale mancanza di rispetto non ha nulla a che vedere con la cultura del territorio che rappresento e con i valori della tutela della natura e degli animali. Oltretutto il fatto è stato filmato e pubblicato sui social insieme ad altri video e foto preoccupanti, che ancora una volta mostrano il germe della violenza, dell'arroganza e del non rispetto». «Le immagini della capretta uccisa a calci da alcuni giovani dopo una festa lasciano senza parole – dichiara l'assessore al Bilancio, alle Politiche Agricole, alla Caccia e Pesca, Giancarlo Righini – Si tratta, infatti, di un gesto di rara violenza e di una crudeltà inaudita che desta profonda indignazione. Bene la procura che ha già iscritto nel registro degli indagati i due responsabili. Ai proprietari dell'agriturismo va tutta la mia solidarietà e quella della Regione Lazio». Partita anche la denuncia dell'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) per maltrattamento e uccisione di animali nei confronti degli autori dell'atroce fine dell'animale. «Procediamo chiedendo la massima pena per il reato di maltrattamento e uccisione di animale aggravato da futili motivi – spiega l'avvocato Claudia Taccani, responsabile dell'Ufficio legale Oipa – Questo genere di delitti è l'espressione di pericolosità sociale e auspichiamo una volta di più che il legislatore metta finalmente mano a una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per questi reati».