Spazio satira
I fatti
25.08.2023 - 13:30
La corona danneggiata dai vandali nella villa comunale
Vandali in azione all'interno della villa comunale di Cervaro danneggiano e offendono la memoria del giovane carabiniere eroe Vittorio Marandola. Proprio il militare originario di Cervaro, a cui l'Italia intera è grata per aver salvato dieci vite in cambio della sua. Quest'anno, per i 79 anni dall'avvenimento, la cerimonia in suo onore - alla presenza delle più alte cariche della società civile, militare e politica del territorio - è stata ancora più sentita.
Impensabile il raid successivo. Ignoti hanno infatti danneggiato la corona posta sul monumento durante la solenne celebrazione, espletando anche i loro bisogni in segno di disprezzo. Un gesto vile e incomprensibile. La comunità ha espresso una condanna unanime, chiedendo che vengano individuati i responsabili. E il Comune si è attivato. Saranno ora le indagini a risalire ai colpevoli, ma resta lo sdegno collettivo.
Il messaggio e la celebrazione
Una partecipata commemorazione, quella che ha avuto luogo nelle scorse una decina di giorni fa in onore del sacrificio del carabiniere eroe Vittorio Marandola. A 79 anni da quegli eventi, il sindaco Marrocco ha elogiato la sua scelta, invitando tutti a sentirsi comunità. Marandola, infatti, nell'agosto del 1944 con un gesto eroico e sublime permise a 10 innocenti di avere salva la vita. «Un esempio eroico, quello di Vittorio Marandola, per una comunità che sappia trasformare le differenze in elementi di forza e che faccia tesoro del passato per guardare avanti con consapevolezza, con al centro il valore assoluto dell'essere comunità. Il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell'indifferenza, del disinteresse, della noncuranza» ha aggiunto.
La denuncia e la risposta
Ora il sindaco di Cervaro ha annunciato un pugno durissimo, affermando che presenterà una formale denuncia per i danni arrecati al monumento di Vittorio Marandola proprio dopo la cerimonia di celebrazione dell'anniversario dell'estremo eroico sacrificio del carabiniere avvenuta alla presenza anche del vice prefetto di Frosinone e del vice comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri.
«La richiesta dell'amministrazione comunale è quella che si proceda all'individuazione e alla punizione dei colpevoli» ha affermato Ennio Marrocco. Nell'atto di querela il sindaco definisce «offensivo» il gesto che ha gravemente deturpato il monumento appartenente al Comune di Cervaro.
Oltre ai reati di danneggiamento e di deturpamento di cose di interesse storico e culturale, la denuncia fa riferimento anche al vilipendio delle forze armate e sottolinea che il «monumento risulta deteriorato dal gesto e che quel gesto è idoneo a screditare maggiormente l'autorevolezza istituzionale».
«È necessario smuovere la coscienza civica sulla salvaguardia del bene pubblico e sul patrimonio collettivo e mettere in atto una dovuta azione di salvaguardia e di tutela dell'immagine del Comune e di una delle figure più rappresentative della città, perché queste sono a rischio per colpa dell'azione scellerata e indisturbata di qualche criminale che si presta senza scrupoli a dilaniare la nostra comunità» ha aggiunto il primo cittadino. Un vilipendio contro il quale il Comune adotterà tutte le azioni di contrasto necessarie «confidando nell'operato delle forze dell'ordine, sicuri che saranno individuati i responsabili di questo scempio».
«Anche se questo non basta, perché serve maggiore senso civico da parte di tutti, l'appello è di non avere paura di segnalare chi si rende responsabile di questo tipo di attentati. L'ente - ha ancora ribadito il primo cittadino - ha dato disposizione di procedere ad avviare tutte le procedure per sporgere formale denuncia-querela nei confronti di ignoti, chiedendo la punizione dei colpevoli per i reati di danneggiamento, distruzione e deturpamento e di quanto emerga dalle indagini».
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