Banchi di frutta e verdura e generi alimentari di ogni genere, ma anche abbigliamento, piante e fiori, arredamento, cosmetica, attrezzature per l'agricoltura e per il giardinaggio, bigiotteria, materiale elettrico. Tutto ciò che può servire si può trovare al mercato.
Sono 160.000 le bancarelle che riempiono le strade e le piazze italiane con i loro colori, sapori e profumi per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Si tratta di una realtà di notevole rilevanza, certamente dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo sociale, e di una tradizione che non smette mai di esercitare un certo fascino sui suoi avventori.

In provincia di Frosinone sono 778 le imprese di commercio al dettaglio ambulante registrate.
Un operatore del commercio al dettaglio su cinque in Italia è un ambulante e le imprese mobili rappresentano il 21% di quelle commerciali del Paese. A rilevarlo uno studio condotto da Unioncamere-InfoCamere basato sul registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Si tratta di un tipo di attività che contribuisce ad assicurare una risposta alla domanda diffusa di beni accessibili su tutto il territorio nazionale, soprattutto per le comunità meno servite da punti vendita fissi. Stando ai dati emersi dall'analisi, la maggior parte delle bancarelle è gestita da micro imprese individuali. Le attività che rientrano in questa categoria sono infatti 151.000, pari al 95% del totale, e di queste oltre la metà (56,8%) fa capo a persone immigrate.

Tra i Paesi di provenienza degli imprenditori ambulanti stranieri, con 30.000 unità e quasi il 35% degli stranieri nel settore a livello nazionale, quello con il numero più elevato è il Marocco. Seguono il Senegal e il Bangladesh, con 12.000 imprese.
Oltre alla presenza straniera, in alcune aree del Paese il commercio ambulante registra anche forti concentrazioni di operatori italiani. Ad Andria, ad esempio, il 98,3% delle bancarelle è italiano. Anche in province come Bari (78,5%), Enna (76,8%), Avellino (69,6%) e Padova (67,4%), la maggioranza degli ambulanti è di nazionalità italiana.

Le province con una minore presenza di imprenditori ambulanti italiani sono invece Catanzaro (20,3%), Reggio Calabria (21,2%) e Caserta (22,4%). Nella graduatoria provinciale per percentuale delle imprese di commercio al dettaglio ambulante con titolare nato in provincia, Frosinone è alla ventiduesima posizione, con l'82,9% delle 778 imprese registrate al 31 marzo di quest'anno, il cui titolare è nato in provincia.

I dati regionali
Nel Lazio le imprese ambulanti registrate al 31 marzo 2023 sono 13.266, pari al 28,2% sul totale delle imprese di commercio al dettaglio della regione.
Il commercio ambulante in Italia presenta una forte concentrazione territoriale, con tre regioni che si distinguono per il numero elevato di bancarelle, rappresentando quasi il 40% del totale nel Paese. La Campania è in testa con oltre 25.000 realtà, pari al 16,9% delle imprese di ambulanti, seguono la Sicilia, con 17.701 imprese registrate, pari al 11,7% del totale, e la Lombardia, che conta 15.696 imprese ambulanti, pari al 10,3%.
Per quanto concerne invece l'incidenza del comparto ambulante sul totale del commercio al dettaglio primeggia la Sardegna, con il il 34,2% delle imprese del commercio in sede mobile. Al secondo posto la Toscana (33,9%), seguita dalla Calabria (33,8%).

I settori
Sotto il profilo settoriale, oltre la metà delle bancarelle, cioè 90.195 attività, pari il 54,9% del totale si divide tra abbigliamento (37,6%) e alimentare (17,3%), con prevalenza di prodotti ortofrutticoli. In molti casi le bancarelle di generi alimentari rappresentano un'opportunità per i consumatori di accedere a prodotti di alta qualità e di scoprire o riscoprire quelli tipici e tradizionali provenienti direttamente dai produttori locali. Il 40% delle attività rientra nella categoria "altri prodotti", in cui lo studio inserisce prodotti come fiori, cosmetici, detersivi ed elettrodomestici.