Spazio satira
Le indagini
17.08.2023 - 13:00
Mattia e Roberto Toson sono in carcere dallo scorso 18 luglio: per gli inquirenti sono stati loro ad uccidere Thomas Bricca il 30 gennaio
Nella giornata di ieri i carabinieri del Racis hanno estrapolato la memoria di altri due cellulari in dotazione a Roberto e Mattia Toson, padre e figlio in carcere quali presunti responsabili dell'omicidio di Thomas Bricca.
I dati che saranno ricavati dall'operazione saranno versati nelle cosiddette copie forensi, dalle quali gli investigatori proveranno a cercare ulteriori elementi utili all'indagine e che possano corroborare l'impianto accusatorio.
Si tratta di due nuove utenze utilizzate dai Toson e sottoposte a sequestro dopo gli arresti risalenti al 18 luglio; due nuovi dispositivi che non erano stati sottoposti ad intercettazione: tra le pieghe delle chat, potrebbero esserci messaggi inerenti le vicende del 30 gennaio scorso.
In precedenza, dall'iPhone di Mattia non era emerso niente, in quanto il telefonino risultava spento al momento dell'agguato in via Liberio, mentre il cellulare di Roberto sarebbe andato accidentalmente distrutto mentre lui stava spaccando della legna in casa.
Nel frattempo, i legali dei due, gli avvocati Umberto Pappadia e Angelo Testa stanno lavorando al ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame che ha bocciato l'istanza di scarcerazione. Si aspettano le motivazioni, con Testa e Pappadia che continuano a sostenere la linea adottata fin dall'inizio: nell'ordinanza del Gip ci sono indizi e non prove concrete.
L'incontro al chiostro
In attesa degli ulteriori sviluppi, domani si terrà (Chiostro San Francesco, ore 21) l'incontro "Un modello vincente - Il caso Bricca e non solo", interessante dibattito sul tema della legalità, organizzato dal Comune di Alatri con Lazio Tv. Presenzieranno: Egidio Fia, Roberto Cecere, Enrico Coppotelli, Emilio Orlando, Emanuela Attura e Cinzia Cerroni. In proposito, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, ha dichiarato: «Bisogna fare di più per alleviare il disagio e rimettere invece in priorità la persona, il lavoro e le opportunità. La provincia di Frosinone sta vivendo una fase di grande difficoltà del mondo del lavoro.
La Cisl del Lazio vuole continuare ad esserci nei territori della Regione come punto di riferimento, un avamposto per arginare le nuove "emergenze". Purtroppo in queste condizioni di crisi, aumenta disagio e povertà sia economica che culturale».
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