Spazio satira
La ricostruzione
17.08.2023 - 09:00
La scritta apparsa sul muro dells parrocchia della Sacra Famiglia, prontamente ripulita
Imbrattano con bombolette spray la facciata della parrocchia della Sacra Famiglia, in via Garigliano. Un atto vandalico in pieno centro, a ridosso della festività dell'Assunta, molto sentita da tutta la comunità. La scritta "Meno chiese per i preti, più case per chi lavora" non è passata inosservata ai tanti fedeli e ai numerosi cittadini di passaggio su una delle strade di accesso al centro più frequentate. Ed è scoppiato il caso.
In pochissimo tempo la scritta è stata coperta con della pittura bianca, eliminando con un colpo di spugna ogni attacco alla chiesa. Ma non le polemiche, che sono divenute molto intense sui social. Da parte sua la parrocchia ha scelto la strada del silenzio, a differenza di altre realtà italiane pure "colpite" da vandali senza scrupoli. A Schio, ad esempio, il parrocco della chiesa vicentina finita nel mirino di ignobili imbrattatori che hanno lasciato più o meno un messaggio simile, non le ha mandate certamente a dire, stigmatizzando un gesto che offende tutti i fedeli.
Quello registrato a cavallo della festività dell'Assunta tra le altre cose non è il primo a Cassino e neppure nella stessa chiesa: durante la costruzione dell'edificio sacro, infatti, comparve diversi anni fa uno striscione con una frase simile nel contenuto a quella apparsa ora. Ma Cassino non dimentica i ripetuti insulti sui muri a Matteo Salvini e l'accusa infamante contro l'allora giovane segretario del Carroccio di Cassino, Danilo Evangelista. Poi ancora gli oltraggi ai martiri delle Foibe: un lungo elenco. Saranno gli accertamenti in corso - grazie al sistema di sorveglianza - a risalire attraverso le analisi delle immagini all'identità degli autori.
A margine dell'episodio la comunità si è divisa, assumendo posizioni nette. Ma tutti, al di là delle considerazioni legate alla necessità di affrontare con maggiori certezze l'emergenza abitativa, sono apparsi concordi nel condannare la scelta del luogo. «Non è questo il posto per "sfogarsi".
Più giusto è cercare il contatto con la politica per porre in seria considerazione il bisogno del cittadino che ha problemi ad avere una abitazione. Le chiese servono - scrive un cassinate, al quale hanno fatto eco diversi concittadini - se vengono gestite bene per accogliere i fedeli e avere il contatto umano con i giovani, che sono abbandonati a se stessi».
Una polemica fortissima, che ha trovato - come sempre più spesso accade - il suo terreno di scontro (più che di confronto) sulla piattaforma web. Dibattito aperto.
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