Sulla carta doveva essere l'estate fiuggina del rilancio, da tutto esaurito almeno nel periodo di Ferragosto con il tradizionale sold out. Queste le previsioni che soltanto pochi giorni fa lasciavano ben sperare, sulla scorta anche di quelli che erano i dati del settore contrassegnati dal segno più nel primo e secondo trimestre dell'anno, nonostante l'inflazione, il rincaro dei prezzi che comunque nel mese di luglio scorso pareva non avessero prodotto grossi danni ai fatturati. Poi l'improvvisa picchiata in giù in questo mese di agosto, dove all'ottimismo da tutto esaurito su Fiuggi si sono sostituiti i dati sulle prenotazioni alberghiere che purtroppo fanno registrare un'ampia disponibilità nei posti letto in tre stelle che si aggira intorno al 20/30%, nonostante in questo segmento ricettivo negli ultimi 10 anni nella città termale si contano oltre 50 alberghi che hanno gettato la spugna e riconsegnato le licenze.
Analizzare le cause di questo improvviso crollo nelle prenotazioni non è impresa facile se parametrata alla specificità delle destinazioni turistiche. Fiuggi sconta certamente tutta una serie di errori del passato, l'incapacità del suo tessuto economico nel sapere decodificare per tempo quelle che sarebbero state le nuove sfide del mercato. Impresa riuscita invece a quegli hotel in quattro stelle che hanno saputo dotarsi per tempo di moderni centri benessere e che oggi li stanno traghettando verso il tutto esaurito.
Un elemento da sottolineare è certamente il caro vita ha comportato per gli italiani la riduzione della durata del periodo di soggiorno con la relativa la compressione della spesa facendo tornare di moda le vacanze last minute.
«Quanto successo quest'estate - dichiara la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - è un campanello d'allarme che impone a tutti noi una riflessione perché ondate di calore sempre più frequenti e intense potrebbero portare nei prossimi anni a cambiare le abitudini dei turisti, modificando la geografia delle vacanze verso destinazioni più fresche rispetto al sud Europa o a far slittare, soprattutto nel caso della clientela straniera, le vacanze in primavera-autunno». Nuove e più impegnative sfide attendono Fiuggi. Dove oggi la dice lunga il fatto che persino in questo periodo alcuni albergatori si trovano costretti ad accettare prenotazioni dalle agenzie di viaggio sui gruppi organizzati in mezza pensione intorno a 25 euro.