Veleni scaricati nel fiume Sacco: i carabinieri sospettano l'attivazione di una nuova condotta illegale dopo la scoperta delle pericolose sostanze immesse nella tubazione ex Videocolor. Non c'è pace per le divise anagnine, i carabinieri e il loro colleghi dell'ex guardia forestale. Nel bacino della cascata sul Sacco, la cui competenza è equamente condivisa tra i comuni di Anagni e Sgurgola, sversa una condotta autorizzata ma parzialmente utilizzata in modo illegale. La conduttura venne realizzata a suo tempo dalla ex Squibb alcuni metri più a valle, in territorio di Anagni. In tempi più recenti, circa quindici anni fa, venne richiesto e autorizzato lo spostamento nel punto in cui attualmente si trova, sempre di competenza della città dei papi.

Le divise dei due comandi stazione competenti, mediante sopralluoghi ed ispezioni, hanno accertato l'utilizzo delle tubazioni da parte di ignoti che si sono allacciati allo scarico in maniera fraudolenta. Probabilmente, alcuni degli allacci pirata sono stati effettuati dagli stessi inquinatori, la cui identificazione non è semplice ma neppure impossibile. A tale scopo, dopo la video ispezione sollecitata dai carabinieri ed effettuata a spese del Consorzio Asi, la situazione generale è stata certificata nel suo insieme, in attesa di ulteriore intervento specializzato che non dovrebbe tardare. Le analisi di laboratorio, effettuate sui prelievi dell'Arpa frusinate intervenuta in ausilio ai carabinieri forestali accertarono la presenza nello scarico della tubazione ex Videocolor di diverse sostanze oltre il limite di sicurezza: cloruri; Bod5; Cod; solidi sospesi totali; fosforo totale; azoto ammoniacale; azoto totale.

La domanda chimica di ossigeno (Cod), la domanda biochimica di ossigeno (Bod) e il carbonio organico totale (Toc) sono i tre metodi principali di analisi. I metodi Bod e Cod differiscono dal Toc perché misurano la quantità di ossigeno consumato dalle specie organiche presenti nell'acqua. Il "nuovo torrente" che scorre sugli argini della cascata, la cui visibilità viene compromessa dalla massiccia vegetazione che nessuno si preoccupa di eliminare, contribuisce con un importante quantitativo di sostanze allo scarico nel fiume Sacco, con il lago ai piedi della cascata che si tinge di grigio scuro.