Duecentoventi firme. Figurano in calce alla petizione popolare consegnata in Comune martedì mattina dal "Comitato per la difesa della bellezza di Ceccano", costituito da "Ceccano a sinistra", Partito socialista italiano e dalle associazioni Italia nostra e Arci.
Un'iniziativa che negli ultimi mesi ha mobilitato anche altre forze politiche e movimenti cittadini sulla vicenda del mercato coperto, con annessi locale commerciale e parcheggio, che potrebbe sorgere su due lotti di terreno nei pressi di piazzale Giovanni Falcone, nella parte alta della città.
La petizione chiede all'amministrazione Caligiore la revoca immediata della delibera di giunta numero 88 del 31 marzo 2023, con la quale è stata approvata una nuova perimetrazione urbanistica dell'area con la costituzione di sub comparti del "Piano particolareggiato verde pubblico di via Falcone". Decisione, questa, presa dall'amministrazione considerando di interesse pubblico la proposta avanzata da privati per la realizzazione di un locale commerciale e deposito, mercato coperto e due piani interrati da destinare a parcheggio. Una forzatura inaccettabile per i fautori della petizione, che rivendicano la destinazione a verde pubblico di quei terreni e gridano allo scandalo parlando apertamente di un'operazione speculativa.
La presentazione della petizione popolare all'ufficio protocollo del Comune è avvenuta alla presenza dei rappresentanti del comitato, del Pci, di Unione popolare e della consigliera regionale Alessandra Zeppieri, capogruppo del "Polo progressista" alla Pisana, accompagnata dalla dottoressa Giuseppina Bonaviri. Il gruppo si è intrattenuto con la Zeppieri sotto Palazzo Antonelli, poi è partito alla volta di piazzale Falcone per mostrare alla parlamentare regionale l'area in questione.
«È in atto un altro tentativo di consumo di suolo insostenibile - ha commentato la Zeppieri - Ho visitato Ceccano insieme a una bellissima rete di comitati e attivisti del territorio. Qui l'amministrazione di destra sta pensando, in barba ad ogni logica di sostenibilità, di insediare un centro commerciale e altre strutture ad uso pubblico su due lotti attualmente destinati a verde, servendosi delle forme di legge per non passare dal vaglio regionale. In realtà le strutture insediate avrebbero bisogno di una vera e propria variante che dovrebbe attivare anche i controlli regionali. Si parla di un parcheggio a servizio del centro commerciale: visitando il sito si realizza che i parcheggi non siano di certo quello di cui necessita il quadrante in questione.
Rischia di compiersi l'ennesima mistificazione per insediare cubature del tutto avulse dalle esigenze cittadine. I Comuni, approvato il Ptpr nel 2021, per legge sono obbligati ad adeguare i propri piani regolatori alle tutele paesaggistiche e, anziché promuovere nuove varianti alla ricerca di nuovi insediamenti inutili, insostenibili e insopportabili, ripensare la propria pianificazione urbanistica di concerto coi cittadini. Prenderò iniziative in Regione per dar voce nelle strutture competenti a questa sacrosanta vertenza e alla comunità ceccanese che si sta muovendo a tutela della propria città».
Un fronte contro l'operazione "mercato coperto" che vede schierato anche il Pci fabraterno, che parla di una "scellerata decisione della giunta Caligiore con la quale si favorisce la costruzione di un mercato coperto e di un fabbricato con finalità commerciali in pieno centro cittadino, un'aggressione ai beni comuni di Ceccano".
«Confermiamo il nostro impegno a continuare questa sacrosanta battaglia unitaria - ha assicurato Antonietta Vasetti del Pci ceccanese - Del resto, si tratta di temi già ampiamente nostri fin dall'ultima battaglia elettorale locale, con la nostra partecipazione alla lista "Ceccano a sinistra"».