«Non era richiesto un presidio con mezzo di soccorso e soccorritori in loco perché il rischio della manifestazione era basso». Così il sindaco Luca Di Stefano ha risposto ieri mattina in consiglio comunale all'interrogazione presentata dal consigliere di FdI Federico Altobelli sulla morte dell'uomo di 62 anni di Balsorano che domenica sera ha accusato un malore durante un evento in piazza Indipendenza. Un caso che ha subito suscitato polemiche e determinato l'iniziativa di Altobelli che ha richiesto l'accesso agli atti criticando l'assenza di un'ambulanza quella sera in piazza.

«Il sindaco ha fornito una risposta che ha un vizio di forma - ha detto il consigliere di minoranza - Questo perché non si può considerare un coefficiente basso di rischio per un evento di piazza in cui le persone presenti sono sicuramente più di cento. Ho parlato con la famiglia della vittima che vuole vederci chiaro: nessuno può dire se l'uomo poteva salvarsi se ci fosse stato un soccorso in loco, invece è stato necessario l'arrivo dell'ambulanza del 118. E poi per un evento di piazza, con le temperature bollenti di queste ultime settimane, si poteva garantire un presidio di sicurezza a tutela della popolazione».

Quindi Altobelli ha alzato il tiro sul tema sicurezza: «È una vergogna che la quarta città della provincia non abbia un defibrillatore in centro. Tanti paesi vicini sono cardioprotetti, Sora no. Invito il sindaco a attivare immediatamente tutte le pratiche burocratiche per la predisposizione di defibrillatori nel centro storico, ma anche nei parchi e nei luoghi di pubblico interesse.

Questa amministrazione si dice pronta al rilancio turistico della città, ma come? Senza una degna accoglienza, che passa anche per la sicurezza, questo obiettivo rimarrà solo nelle parole e sui selfie».
Infine il consigliere di FdI polemizza sui problemi della trasmissione in streaming della seduta: «Nessuno crede al problema tecnico di audio che non ha permesso di ascoltare da casa solo il tema legato alla mia interrogazione. Chiederò copia del verbale e lo renderò pubblico».