«Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo: i' vegno per menarvi a l'altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo». E in questo caso "in caldo". Molto caldo. Si presenta così nel terzo canto dell'Inferno dantesco Caronte, il nocchiere che traghetta le anime dannate nel fiume Acheronte. E non a caso il suo nome è stato dato all'anticiclone che in questi giorni sta investendo l'Italia, con un caldo che batte un record dietro l'altro. È il caso della città Frosinone, in cui soltanto lunedì, con 39,6 gradi, era stata raggiunta la temperatura record del mese di luglio. Da quando, dal 2008, si rilevano le temperature per la città, la più alta era stata di 38,1 gradi nel luglio 2020. Record nuovamente battuto dal caldo di ieri, quando nel capoluogo è stato registrato un picco di 40,2 gradi alle 15.25, come rileva la stazione meteorologica del Comune.

Neanche a dirlo, Frosinone continua a essere tra le città alle quali il ministero della Salute, nel bollettino sulle ondate di calore, assegna il bollino rosso. Per oggi sono previsti già alle 8 del mattino 29 gradi, per arrivare a 40 nel pomeriggio. Bollino rosso anche domani, con relativo massimo livello di allerta, in una scala che va da 0 a 3, con 27 gradi al mattino, 37 alle 14 e una temperatura massima percepita di 39 gradi. Una situazione, questa, che si estende anche al resto della Ciociaria. Nell'area della provincia di Frosinone per oggi sono previste, infatti, temperature massime di 39 gradi, con minime di 21 nelle ore notturne. E in tutto il Paese sono pochi i luoghi che scampano all'afa di Caronte. Su 27 città per le quali il ministero della Salute elabora i bollettini giornalieri per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore, per la giornata di oggi sono ben 23 quelle contrassegnate con il bollino rosso. Domani, invece, il livello massimo di allerta interesserà 18 centri.

Per invitare le persone ad adottare comportamenti utili a fare fronte alle temperature estreme di questi giorni, il ministero ha lanciato la campagna "Proteggiamoci dal caldo", che propone dieci regole. Il decalogo suggerisce misure per proteggersi dal caldo, limitando l'esposizione alle alte temperature, facilitando il raffreddamento del corpo ed evitando la disidratazione. La prima regola, che ci si sente ripetere ogni qualvolta si verifichino condizioni simili a quelle di questo periodo, resta sempre valida: non uscire nelle ore più calde della giornata o comunque evitare l'esposizione diretta al sole. Tra i consigli della campagna quello di migliorare l'ambiente domestico e di lavoro, schermando le finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili, che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell'aria.

L'uso dell'aria condizionata, chiaramente, è consigliabile e ritenuto efficace, ma l'indicazione è di usarla con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Altro principio sempre valido è assumere molti liquidi, bevendo molta acqua e mangiando frutta fresca. È consigliabile, inoltre, moderare l'assunzione di bevande contenenti caffeina ed evitare bevande alcoliche. Meglio evitare pasti pesanti e, nella scelta dell'abbigliamento, preferire abiti comodi e leggeri.

Il decalogo del ministero della Salute ricorda, inoltre, di ventilare l'abitacolo dell'auto prima di iniziare un viaggio e consiglia di evitare l'esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. Invito doveroso, inoltre, è quello di fornire assistenza a persone a maggiore rischio, come gli anziani che vivono da soli o i bambini piccoli, e segnalare ai servizi sociosanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. E, ultimo ma non ultimo, il ministero ricorda di prestare attenzione agli animali domestici, dando loro molta acqua fresca, lasciandola in una zona ombreggiata.