Incidenti stradali favoriti soprattutto da velocità e imprudenza ma anche dalla scarsa visibilità: urgono interventi.
Il drammatico schianto accaduto sabato scorso in via Sabatino, che ha rischiato di avere conseguenze tragiche, ha riacceso i riflettori su un tema di estrema attualità. La sicurezza stradale sembra essere un argomento buono per fare cassa con gli autovelox, ma purtroppo resta tale, con morti e feriti all'ordine del giorno. In via Sabatino, dove a una delle vetture coinvolte s'è addirittura staccato il motore, oltre alla velocità probabilmente elevata (su quella strada il limite è di 50 chilometri orari e di 30 in qualche tratto), ha contribuito la scarsa visibilità per chi era in procinto di immettersi da via Fontana del Visciolo.

Dei numerosi incroci presenti sul territorio, molti presentano tale difficoltà dovuta alla scarsa manutenzione degli argini e delle piante che costeggiano le carreggiate. In molti casi la carenza è da addebitare alla pubblica amministrazione, sia statale che provinciale e comunale, in altri ai proprietari dei terreni che non provvedono alla potatura dei rami sporgenti. Nei giorni scorsi, come ogni anno a inizio estate, è stata pubblicata l'ordinanza sindacale per la prevenzione degli incendi e l'eliminazione degli arbusti, infestanti e pericolosi.

Il problema vero, però, resta quello dei controlli, scarsi se non inesistenti. Per non parlare di alcuni tratti dove i guard-rail peggiorano la già difficile situazione. Uno per tutti l'incrocio per San Bartolomeo, al chilometro 58 della via Casilina, dove l'Astral nel 2004 aveva previsto una rotatoria. Il guard-rail posizionato sulla destra in direzione Nord impedisce la visibilità a chi proviene da via Sabatino, mettendo a rischio l'immissione su via Cangiano. Prima del bivio, per le vetture provenienti da Roma e che viaggiano spesso a folle velocità, non è ben visibile il limite che dovrebbe essere di 30 all'ora né ci sono bande rumorose.
Irregolarità nei guard-rail esistono pure in altri tratti. L'ex sindaco Franco Fiorito, nel richiedere interventi sulla viabilità, specificò precise esigenze in una relazione inviata agli enti competenti. Istanza mai più rinnovata. E purtroppo si continua a morire.