Cassino Plant «non è più in pericolo» e, nonostante la leggera flessione negativa nel primo semestre 2023, vanta tutte le premesse per ricominciare a sognare in grande.
Esattamente come voleva Sergio Marchionne che pose le basi - con investimenti milionari - per trasformarla in uno degli stabilimenti più all'avanguardia del gruppo e per inseguire il sogno Alfa della "meccanica delle emozioni".
Ed è vero che, ora, con la piattaforma Stla Large potrà immaginare di diventare lo stabilimento leader nei suv premium ma è altrettanto vero che le lunghe attese rischiano di logorare il già precario equilibrio interno, tra occupazione e produttività.
E se di recente i vertici della multinazionale hanno annunciato che, a breve, saranno svelate le nuove missioni, stabilimento dopo stabilimento, gli occhi sono puntati su Tavares che incontrerà oggi il governo italiano. «Non sappiamo - ha detto il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, in esclusiva a Ciociaria Oggi - se comunicherà ulteriori decisioni per il nostro Paese, noi abbiamo in merito un aggiornamento, come sigle sindacali, con la direzione Stellantis nel primo pomeriggio».
Ed, entrando nello specifico, aggiunge: «Con l'assegnazione della piattaforma Stla Large a Cassino, a tutt'oggi nei Plant italiani manca solo la Small.
Ora servono le allocazioni delle vetture che utilizzeranno queste piattaforme, ciò consentirebbe una crescita dei volumi e dell'occupazione.
Abbiamo una capacità installata che è quasi il triplo delle attuali produzioni.
Nello specifico servono nuovi modelli a Cassino sulla futura piattaforma Large, che affianchino la Maserati Grecale e un forte rinnovamento e rilancio delle attuali Alfa Romeo di Giulia e Stelvio.
Per Pomigliano Alfa Romeo Tonale, Dodge Hornet e Fiat Panda hanno riempito di volumi il Plant Campano fino al 2026, anno in cui sarà necessario avere in partenza la produzione di un nuovo modello che sostituirà la piccola Fiat. Per Melfi i quattro nuovi modelli già assegnati dal 2024 non bastano: bisogna aggiungere il quinto che per noi deve essere una Jeep. C'è poi Mirafiori dove la 500 full electric è in forte crescita, contrariamente alle Maserati.
Positivi i nuovi lanci di Gran Turismo e Gran Cabrio, ma per gli altri modelli hanno bisogno di accelerare su rinnovamento e piattaforme elettriche per invertire la flessione che abbiamo riscontrato nei numeri.
È necessario inoltre avere garanzie sulle funzioni di ricerca e sviluppo assegnate al nostro Paese e sulle forniture relative all'indotto e alla componentistica degli stabilimenti italiani».