L'assemblea dei soci della Saf si riunirà il 13 luglio alle ore 9.30 in seconda convocazione. Il primo punto all'ordine del giorno è l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, comprendente anche la nota integrativa e la relazione di gestione. Poi in programma c'è il rinnovo delle cariche sociali: 1) componenti organo amministrativo e nomina presidente; 2) componenti collegio sindacale e nomina presidente; 3) affidamento funzioni di revisione legale e nomina soggetto incaricato.
A votare saranno i sindaci e il presidente della Provincia. I soci sono infatti 92. Si tratta di indicare il presidente e i membri del consiglio di amministrazione, che attualmente sono tre ma potrebbero arrivare a cinque. Da verificare la possibile previsione del ruolo di amministratore delegato. Il presidente in carica è Lucio Migliorelli, il quale ha espletato due mandati: nel 2017 è subentrato in corsa a Mauro Vicano. Vincendo con 59 voti contro i 21 del suo avversario. Mentre nel 2020 è stato confermato a larghissima maggioranza. Migliorelli è un esponente del Partito Democratico.
Il precedente del 2014
In questo momento la situazione appare molto complicata ai nastri di partenza. L'ipotesi teorica sul tavolo è quella di un consiglio di amministrazione composto da 5 esponenti. Questa una delle opzioni possibili: 1 esponente di FdI, 1 della Lega, 1 di Forza Italia, 1 del Pd, 1 in quota alla Provincia. Non sembra più affatto scontato che si possa procedere lungo il percorso di un asse trasversale tra FdI e Pd. Si era parlato di un assetto parametrato sulle indicazioni di Fabio De Angelis (Fratelli d'Italia) presidente e Lucio Migliorelli (Partito Democratico) amministratore delegato. Ma è abbastanza chiaro il tentativo in corso per ricompattare il centrodestra. Una circostanza che inevitabilmente porterebbe ad una "conta" con il centrosinistra. Sarebbe una partita assai combattuta. C'è un precedente simile, datato settembre 2014. Quando venne eletto Mauro Vicano, sostenuto dai sindaci del Pd che facevano riferimento a Francesco De Angelis. L'altro designato era Bruno Scittarelli, appoggiato dall'area dei Dem di Francesco Scalia, ma anche da Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Udc. Alla fine Vicano vinse con 42 voti favorevoli e 2 contrari. Dopo un clamoroso pareggio (41-41) sulla proposta di rinvio della seduta. Quel pareggio, che decretò il no al rinvio, fu il segnale che Vicano avrebbe vinto. Difficile dire se anche stavolta potrà esserci una "conta" del genere, però certamente non si può escludere. Anzi, appare probabile.
Il centrodestra
Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sono d'accordo su un punto: no all'ipotesi di un eventuale acquisto da parte della Saf della discarica di Roccasecca. Per il resto è da vedere. FdI rivendica la presidenza sulla base del fatto che è il primo partito in Italia, nel Lazio e in provincia di Frosinone. In corsa resta Fabio De Angelis. Con la Lega non c'è feeling, ma la domanda è: potrebbe esserci una sorta di "ragione di coalizione" avanzata dai livelli regionali dei partiti? Potrebbe. Il Carroccio intanto ha redatto un documento da sottoporre ai sindaci. Si legge nel testo fra l'altro: «La Saf dovrà riprogrammare le proprie direttrici di sviluppo e di sostenibilità economico aziendale, riscoprendo le motivazioni e i fini per i quali venne creato tale strumento, prima consortile e poi societario, allo scopo di generare favorevoli economie di scala da parte dei Comuni, per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, generando l'abbattimento dei costi fissi, attraverso la gestione condivisa del ciclo chiuso e virtuoso del trattamento». Ancora: «Appare inoltre indispensabile adattare la formula societaria ai principi regolatori ed alle evoluzioni nella materia degli enti pubblici di carattere economico, con evidente ripensamento delle implicazioni sul piano della categoria delle società in house ovvero assoggettate a controllo analogo, come di recente ribadito anche da organismi indipendenti dello Stato, come la Ragioneria Generale dello Stato ed il Mef... In definitiva, marcando una forte discontinuità con la metodologia e la gestione del recente passato, si ritiene che il ciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta dei solidi urbani debba trovare corretta rivisitazione e riqualificazione, sempre attraverso la leva dell'economicità, all'interno del perimetro provinciale, realizzando l'effettività della tutela dell'ambiente e del territorio, tenuto conto delle enormi criticità collaterali, ancora irrisolte e, forse, neppure affrontate, connesse alla Valle del Sacco». In ogni caso l'intesa tra FdI e Lega non è ancora raggiunta. Prossimi giorni decisivi. Inoltre dovrebbe essere raggiunto un accordo sulla candidatura a presidente. Non appare affatto semplice. Dietro le quinte si stanno muovendo molto sia Mario Abbruzzese che Riccardo Mastrangeli.
I Democrat
Martedì 11 luglio è in programma la riunione della direzione provinciale del Partito Democratico. Sarà quella l'occasione per fare il punto della situazione. Per capire se dovrà scattare un piano alternativo a quello di un asse trasversale. In altre parole: se potrà esserci una "conta". Il presidente regionale del Pd Francesco De Angelis sta raccogliendo tutte le informazioni, poi darà l'input. Potrebbe essere l'occasione per provare a ricompattare il partito. Sembra che negli ultimi giorni ci siano stati dei contatti con Antonio Pompeo. Il Partito Democratico è convinto di avere la maggioranza in sede di assemblea dei sindaci. Ma bisognerà pure capire bene quali saranno le indicazioni del presidente della Provincia Luca Di Stefano. Oltre che le scelte dei singoli primi cittadini. La sensazione è di una grande incertezza. Trasversale.