Spazio satira
Il processo
07.07.2023 - 13:00
Gli accertamenti della polizia in via del Plebiscito il giorno della scoperta dell'omicidio FOTO MASSIMO SCACCIA
Esauriti i testi del pubblico ministero, entro fine anno si arriverà alla sentenza per l'omicidio di Romina De Cesare.
Per il delitto avvenuto in un appartamento di via del Plebiscito, nel centro storico di Frosinone, il 3 maggio del 2021 è a giudizio l'ex fidanzato Pietro Ialongo, di Cerro al Volturno come la vittima. Davanti alla Corte d'assise di Frosinone, presieduta dal giudice Francesca Proietti (a latere l'altro togato Chiara Doglietto) sono state acquisite le dichiarazioni rese alla squadra mobile da un gruppo di conoscenti o colleghi della ragazza per ricostruire i rapporti tra Romina e imputato e tra vittima e nuovo fidanzato, un ragazzo di Alatri.
Il presidente della Corte ha posto alcune domande ad integrazione a una collega della donna, secondo la quale, già a dicembre del 2021, Romina e Pietro si erano lasciati, ma continuavano a vivere insieme nella casa presa in affitto in via del Plebiscito. La ragazza ha poi riferito un particolare, del mese di marzo: «I rapporti si erano fatti burrascosi, Pietro la svegliava durante notte e la maltrattava dicendo "che era una ingrata"». Di marzo è l'amicizia con il nuovo ragazzo. «So per racconto di Davide che Pietro la chiamava mentre uscivano insieme - ha continuato - Io dissi "se non va via lui, vai via tu, non è una cosa normale"».
A quel punto è stata la volta di un agente della squadra mobile che ha analizzato i tabulati telefonici dei due cellulari di Ialongo, difeso dagli avvocati Riccardo Di Vizio e Vincenzo Mercolino, di quelli di Romina e di Davide. È stato verificato il traffico telefonico da gennaio 2021, poi messo a confronto con le dichiarazioni testimoniali. Il teste - alle domande del pubblico ministero Vittorio Misiti - ha specificato di parlare esclusivamente di traffico telefonico non potendo verificare, invece, il contenuto di eventuali chat.
«Con Pietro non risultano molti contatti. Si vedeva che Romina aveva avuto uno scontro per cui non esistevano grandi telefonate vocali, ma aumentavano gli sms. Possono essere indicativi del fatto che continuavano a cercarsi o comunicavano via sms». Tuttavia l'investigatore ha annotato un cambio del metodo di comunicare tra i due ex fidanzati. Un'altra parte della testimonianza è stata dedicata alla trascrizione della chiamata fatta da Romina al numero unico di emergenza. «Prima Romina chiamava il 112 perché Pietro le impediva l'ingresso in casa, poi venti minuti dopo annullava la richiesta perché riusciva a entrare».
L'avvocato Danilo Leva, parte civile, ha chiesto di specificare meglio la diversificazione del traffico telefonico. L'agente ha fatto cenno, da marzo 2021 in poi, a «tutta una serie di sms, indicativi di tentativi di chiamata» e anche a un'intensificazione delle comunicazioni tra Romina e i genitori di Pietro. La parte civile ha ipotizzato un possibile blocco delle chiamate di Pietro da parte di Romina. «Una delle ipotesi per tutti questi sms è il blocco», ha osservato il teste. L'avvocato Leva ha chiesto poi di quantificare i contatti tra Pietro e Romina del giorno 26 aprile, quello della chiamata al 112. «C'è una mole di conversazioni telefoniche molto lunghe. Una dura 6.400 secondi. C'è alternanza tra chiamate molto lunghe e sms come se ci fosse bisogno di un chiarimento. Gli sms sono 218». L'indomani, invece, ci sono altri 50 sms. A quel punto il legale chiede se «risulta che Davide cerca chiamare Pietro?» Il teste conferma e aggiunge: «Più di un tentativo». C'è poi una chiamata di 208 secondi tra Ialongo e il padre.
Cosa che, a detta del teste, «non era così frequente fino a metà aprile. Poi qualcosa è cambiato. Le chiamate aumentano rispetto a prima. Prima erano inesistenti, era Romina ad avere contatti con i genitori di Pietro». Infine, l'avvocato Maria Calabrese, parte civile per la onlus Liberaluna, si è fatta chiarire il fatto che, in quella mole di sms, erano più quelli di Pietro rispetto a Romina. Completati i testi dell'accusa, il processo riprenderà a settembre con quelli di parte civile. Mentre a novembre dovrebbe iniziare la discussione.
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