Avvistato un lupo che seguiva un branco di cinghiali. La zona a nord-est della città dei papi, indicativamente racchiusa tra via Cisogna ed il cimitero comunale, è molto frequentata dai cinghiali, con le colture gravemente danneggiate ed i residenti che lamentano di dover limitare i movimenti per timore di essere assaliti mentre entrano o escono di casa. La stessa collinetta sotto i giardini del vescovado, che collega la zona circostante la cattedrale Santa Maria Annunziata alla circonvallazione, è divenuta una sorta di scivolo stile "Rainbow magic land" per gruppi di animali che, percorrendola in fila indiana, provocano piccole frane.
In natura il cinghiale è una delle prede preferite dal lupo. La presenza di questi ultimi, sia nella zona montana (dai bordi del lago di Canterno alla zona alta di Tufano) che in pianura (avvistamenti frequenti nelle praterie attorno alla Macchia ed all'interno del folto bosco ceduo), testimonia la diffusione del lupo che oltre a sfamarsi a spese delle greggi nostrane dev'essere bel lieto di potersi dedicare alla caccia preferita.
Solitamente i lupi cacciano i cinghiali in branco, una circostanza che preoccupa per le implicazioni che comporta. I verri in età da riproduzione, infatti, debbono essere evirati subito dopo l'uccisione; lo sanno i cacciatori che affidano la pratica ai più esperti della posse e lo sanno i lupi che, circondandoli per azzannarli e fiaccarli, privilegiano le carni molli. In quella fase, sia la preda che il cacciatore sono in uno stato di estrema tensione, e se disturbati possono rappresentare una minaccia mortale per chiunque. Occorre adottare provvedimenti veloci e drastici, e da più parti si invocano in tal senso le istituzioni.