Spesso sotto l'effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, avrebbe minacciato, molestato e insultato l'ex moglie. Non avrebbe accettato la fine della loro storia e così, con messaggi tramite WhatsApp le chiedeva continue informazioni sulle persone che frequentava e sui suoi spostamenti. Sarebbe arrivato anche a picchiare un giovane, pensando che fosse il nuovo compagno della donna. L'uomo, un trentacinquenne di Ferentino, è stato rinviato a giudizio. L'udienza si terrà il prossimo 19 settembre nel tribunale di Frosinone.
La ricostruzione
Stando alle accuse, il ferentinate non accettando al fine del loro matrimonio ha iniziato a perseguitare la domma facendola vivere nell'ansia e nella paura. Denigrata anche come madre, accusandola di essersi disinteressata della crescita dei figli. Anzi, l'avrebbe minacciata sostenendo che le avrebbe fatto togliere i figli. La controllava spesso, fermandosi anche davanti casa per vedere chi ospitasse.
L'aggressione
Stando sempre alle accuse che vengono contestate, avrebbe anche vietato all'ex di intraprendere nuove relazioni e sarebbe addirittura arrivato ad aggredire un amico della donna, pensando che fosse il nuovo compagno. Una serie di azioni che hanno causato alla trentenne un grave stato di ansia e paura per la sua incolumità e per quella dei bambini. La donna, infatti, evitava di incontrarlo da sola e stava valutando la possibilità di trasferirsi altrove. Ieri mattina si è svolta l'udienza preliminare nel tribunale di Frosinone e per l'uomo il giudice ha disposto il rinvio a giudizio. Dovrà comparire in aula fra due mesi. Per la sua difesa, il trentacinquenne, si è rivolto all'avvocato Mario Cellitti.