«Attenzione a chi abita in zona Santa Croce, chi ha dei gatti se li tenga stretti, perché c'è gente senza cuore, delinquenti che li stanno avvelenando. Attenzione».
È il messaggio lanciato via social da una residente che ha assistito all'agonia di una povera creatura indifesa. La sua colpa? Essere un gatto. Uno dei felini, magari di proprietà, libero di zampettare per il territorio, per poi tornare a casa dai suoi umani.
Ancora una volta, Veroli registra un atto delinquenziale che prende di mira i gatti. Dopo i casi di Viale Roma e San Leucio, alcuni residenti nel Borgo di Santa Croce hanno lanciato un accorato appello su un famoso social network in difesa dei gatti e degli altri animali stanziati nello storico quartiere.
Una mano criminale, purtroppo, ha seminato esche avvelenate, destinate ai felini che abitualmente vivono nel borgo medievale di Veroli, causando la morte di alcuni esemplari, avvenuta tra atroci sofferenze. Simili episodi si erano verificati anche altrove, ed anche qui i verolani avevano fatto sentire la propria voce indignata, agendo con prontezza per tutelare gli animali ma anche per stanare i colpevoli.
Che, probabilmente, hanno spostato il tiro nella parte bassa della città. Tuttavia, anche qui la ferma condanna degli abitanti, che non vogliono restare a guardare mentre sotto le loro finestre si consuma un tale delitto.
E così è scattato l'allarme, con il tam tam sui social e con il più tradizionale porta a porta. Per ora, la situazione sembra tranquilla.
Ma è necessario che venga individuato il responsabile e sanzionato severamente per un reato che mette anche a rischio la salute pubblica.
«Chi sa, parli», invitano i residenti.
Come detto, non è il primo episodio avvenuto negli ultimi mesi nelle zone del centro storico di Veroli.