Dal cofano dell'auto di lusso, sacchi di rifiuti che finiscono davanti alla recinzione della ex Eurozinco. Le telecamere collocate da poche settimane lungo via Selciatella, in piena zona industriale, stanno funzionando da efficace deterrente. I luoghi scelti per l'installazione degli occhi elettronici collocati su alti tralicci, sono stati scambiati per anni in discariche abusive e l'Amministrazione comunale non ha potuto esimersi dall'obbligo di far rimuovere l'immondizia, con operazioni di eliminazione, carico e bonifica che hanno pesato sulle tasche dei cittadini.

Purtroppo, chi è abituato a danneggiare l'ambiente con atti l'altro privi di logica, in quanto la raccolta differenziata è un servizio quotidianamente prestato a domicilio, non sa rinunciare a certe pessime abitudini. Che talvolta, però, finiscono male per l'irresponsabile inquinatore. L'altra mattina, il conducente di una costosa ed elegante automobile tedesca, dopo avere superato i "luoghi dello scarico abusivo" di via Selciatella, evidentemente piccato arrestava la vettura lungo la recinzione della ex Eurozinco, stabilimento in vendita e ridotto veramente male. Incurante degli spuntoni metallici e dei rifiuti di ogni genere sparsi al lato di un'arteria percorsa da migliaia di automezzi diretti o provenienti dai numerosi opifici della zona l'uomo, dopo essersi guardato intorno, sollevava il baule posteriore dell'auto e scaricava sacchi neri in fretta e furia. Risaliva quindi sulla vettura e accelerava rabbiosamente, per allontanarsi dal luogo del delitto.

Il conducente credeva di averla fatta franca, ma non aveva considerato, né si era accorto della presenza di un cittadino dalla coscienza di tutt'altra specie il quale, dopo avere annotato il numero di targa dell'auto utilizzata per il trasporto rifiuti, si avvicinava e fotografava col telefonino i sacchi lasciati sul posto. La foto, corredata dal numero di targa della macchina, finiva sulla scrivania delle forze dell'ordine che, senza perdere tempo, si occupavano della vicenda. L'analisi del contenuto dei sacchi abbandonati avrebbe rivelato la presenza di rifiuti domestici, oltre ad altri oggetti (plastica, batterie) valutati come pericolosi, con la conseguente applicazione delle sanzioni previste per i responsabili di tali azioni.