L'iter per l'individuazione dei siti idonei ad ospitare discariche di rifiuti in provincia di Frosinone è giunto ad un punto cruciale. L'amministrazione provinciale ha finalmente ricevuto dal Politecnico di Torino lo studio commissionato sulla "Riattualizzazione di aree sensibili caratterizzanti il piano territoriale provinciale generale", che aveva il compito di fornire le indicazioni per indirizzare le decisioni, ed ora è pronta a girare la documentazione alle amministrazioni comunali per ottenere osservazioni ed integrazioni sulle informazioni cartografiche contenute nel lavoro per giungere ad una individuazione puntuale del sito più idoneo, operando una scrematura nella lista.
«La Provincia di Frosinone - dicono dall'ente di piazza Gramsci - sta procedendo nell'iter per la definizione dello stralcio del Ptpg, così come previsto dalla normativa vigente. Infatti, l'articolo 197 del Testo Unico Ambientale, prevede che la Provincia debba comunicare, sentiti i Comuni, le condizioni idro-geologiche, urbanistiche, paesaggistiche e ambientali per la definizione di possibili zone non idonee e idonee alla localizzazione di impianti green per garantire sicurezza e tutela ambientale nel tempo. Nel 2020 l'amministrazione di piazza Gramsci, su delibera del Consiglio Provinciale, aveva affidato la realizzazione di uno studio per la riattualizzazione di aree sensibili caratterizzanti il piano territoriale provinciale generale al Politecnico di Torino, in quanto ente pubblico indipendente e di livello universitario.
Nei prossimi giorni lo studio in questione, finalizzato alla microlocalizzazione, sarà inviato ai Comuni a cui saranno richieste osservazioni, suggerimenti, proposte, al fine di integrare e migliorare le informazioni cartografiche con approfondimenti e vincoli territoriali su scala locale. Si tratta pertanto di un percorso condiviso con i Comuni nei confronti dei quali la Provincia, nel suo ruolo di ente di area vasta, si pone a fianco e a supporto per la tutela del territorio.
In questo contesto la Provincia provvederà a costituire uno specifico ufficio di scopo come supporto alle amministrazioni comunali. In tal senso l'ente di piazza Gramsci adempie, dunque, alle richieste della Regione Lazio evitando di fatto un possibile commissariamento dagli esiti incerti, dato che si erano già accumulati due anni di ritardo con il rischio di aumento delle tariffe per il trattamento dei rifiuti. Si tratta, quindi, di un atto dovuto che la Provincia di Frosinone vuole concertare e condividere con i Comuni a tutela dell'interesse pubblico».
Sul contenuto dello studio, prima della divulgazione alle amministrazioni comunali, vige il più stretto riserbo e la struttura tecnica provinciale sta predisponendo il dossier per renderlo di facile consultazione e lettura agli amministratori locali. Tuttavia, sembra siano stati individuati, dal nord al sud della provincia, una cinquantina di siti potenzialmente, ma non ancora completamente idonei ad ospitare la discarica provinciale per chiudere il ciclo virtuoso dei rifiuti. Adesso, l'onere della scelta cadrà sulla politica che dovrà dare un risposta in tempi ragionevolmente brevi, indicando la soluzione più adeguata. Il presidente della Provincia, Luca Di Stefano, e consigliere delegato all'ambiente, Valentina Cambone avranno il compito di portare a termine la pratica.