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Commissariamento, Rocca attacca D'Amato: «È colpa di dieci anni della sua gestione»

La risposta del consigliere dem: «Il centrosinistra ha risanato i conti. Lui porterà il disavanzo 2023 oltre il 5%». Dopo il vertice al Mef si è in attesa della decisione

Commissariamento, Rocca attacca D'Amato: «È colpa di dieci anni della sua gestione»

Dibattito molto caldo nella sanità regionale.
Il rischio di un nuovo commissariamento della sanità del Lazio, infatti, è concreto e «il consigliere Alessio D'Amato lo sa meglio di chiunque altro: se c'è questo rischio è perchè veniamo da 10 anni di D'Amato».
Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, interpellato dai cronisti, a margine di un evento a Roma, sul rischio reale di un nuovo commissariamento della sanità, paventato dal consigliere regionale ed ex assessore alla sanità Alessio D'Amato, all'indomani della conferenza stampa sui cento giorni di Rocca.

«Quindi dovrebbe guardare a sè stesso e non a me che sto cercando di aggiustare una sanità che è stata strappata e lacerata dalle politiche dell'ex assessore D'Amato - ha aggiunto Rocca -. Ora si tratta di riconnetterla ai nostri tessuti, di renderla inclusiva, di portarla piú vicina alla gente. Ci vorrá del tempo, la bacchetta magica non ce l'ha nessuno, ma di sicuro D'Amato farebbe bene a stare un attimo in riflessione e in silenzio per un periodo, per riflettere sui tanti errori commessi e le opportunità mancate o sul mezzo miliardo di euro dato in 5 anni ai privati, di aumento della spesa, anzichè rafforzare i territori o sul fatto di sottrarre risorse alle Asl per coprire il buco delle aziende ospedaliere. Noi stiamo facendo emergere - ha continuato Rocca - i conti per quello che sono».

Il tavolo al Mef «si è svolto a fine aprile, quindi è ridicolo pensare che sia responsabilità di questa amministrazione. Adesso vediamo quali saranno gli esiti del tavolo, stiamo aspettando il verbale del Mef - ha sottolineato Rocca - Il Pnrr sta procedendo con quella preoccupazione che D'Amato conosce bene, visto che ha scritto quel documento sul piano ma si è dimenticato di dire dove avrebbe preso le risorse umane da impiegare nelle case della salute e della comunità. Stiamo ponendo rimedio ai suoi disastri e lo faremo con sensibilità, augurandoci che D'Amato voglia considerare chiusa la campagna elettorale che ha dato una risposta chiara alle sue politiche sanitarie. Faremo di tutto per riportare centrale il diritto alla salute in questa regione» ha concluso il presidente.

«Al Presidente Rocca dico che la campagna elettorale è finita e governi la Regione se è in grado di farlo. Noi abbiamo consegnato una Regione fuori dal commissariamento, con i LEA sopra la soglia di adempienza e il disavanzo 2022 sotto il 2 per cento. Oggi il disavanzo corre ad oltre il 5 per cento senza che si stia facendo nulla, anzi aumentando la spesa per privati. A fine anno, è lo stesso Rocca a dirlo, la proiezione del disavanzo è di oltre 700 milioni di euro e questa sarà la causa del commissariamento. La mia domanda è cosa si sta facendo per evitare questo? Perché aumenta la spesa per privati con la delibera di 23 milioni di euro fuori dal tetto?

Perché aumenta la spesa per consulenze di beni e servizi esterni? L'inerzia porterà inevitabilmente a superare la soglia del 5 per cento con gravi conseguenze per la Regione. L'ultima volta che si raggiunse tale livello fu nel 2013 dopodiché mai in dieci anni si è raggiunto questo traguardo negativo. I numeri purtroppo sono testardi» ha replicato il consigliere della Regione Lazio e membro della Commissione Sanità, Alessio D'Amato.
Adesso, non resta che aspettare le decisioni che interverranno sul commissariamento della sanità laziale.

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