Prenotazioni non rispettate e talvolta effettuate con dolo, danno d'immagine e di cassa per i ristoratori anagnini. Che l'educazione ed il bon ton vengano talvolta scambiati per altro, e che esistano individui che non rispettano lavoro e sacrifici altrui è risaputo, ma quando è troppo è troppo. Un episodio verificatosi sabato scorso e diffuso sui social con spirito di collaborazione e solidarietà, ha dato libero sfogo a rivelazioni a dir poco sorprendenti. La titolare di un ristorante e affitta camere situato a due passi dalla cattedrale di Santa Maria Annunziata, ben gestito e frequentato, ha ricevuto la telefonata di una signora la quale, parlando a nome di un gruppo di appassionati di auto alloggiati in un albergo del circondario, ha prenotato un tavolo per 17 commensali, al fine di trascorrere una serata all'ombra della cattedrale, su una piazza che non teme confronti.
All'orario stabilito, non presentandosi alcuno, è stata chiamata la signora la quale assicurava che la comitiva sarebbe arrivata entro pochi minuti, ricevendo precise indicazioni sul tragitto da percorrere e su dove poter parcheggiare. Trascorso altro tempo, alla richiesta di spiegazioni sempre via cavo, la stessa signora ha dichiarato «non ci sentiamo sicuri a lasciare le macchine dove c'è stato indicato, ce ne andiamo da Anagni». Un gesto di scortesia, ingiustificato, che ha provocato la mancata accettazione di altri clienti ed il desolante spettacolo di una tavolata senza commensali. Alcuni ristoratori, informati dell'accaduto, hanno ammesso di essere stati anche loro stessi vittima di raggiri e di false prenotazioni.
La città dei papi vanta una serie di esercizi di ristorazione degni di nota e di lode, con buona cucina ed ottimo servizio. Dai piatti della tradizione ciociara a quelli più sofisticati, dalla cucina medievale a quella moderna, sia nel centro storico che in periferia, sia nelle contrade che lungo le arterie più frequentate, ad Anagni è possibile scegliere certi di restarne soddisfatti. Pare però che sempre più spesso si rischi di essere vittima di raggiri. Meglio stare in allerta, anche se il commercio necessita di sorriso e di fiducia, ma a questo punto soprattutto di chiarezza.