Cerca

La situazione

Troppe risse, è l'ora di dire basta. Il sindaco Cianfrocca va dal prefetto

Il primo cittadino Maurizio Cianfrocca risponde alle polemiche: «Non sto dormendo come qualcuno dice ma sto facendo quanto è nelle mie possibilità»

piazza comune alatri

La piazza principale di Alatri

«Non appena sono stato avvisato di quel che stava succedendo, mi sono subito attivato con le forze dell'ordine, rimanendo in costante contatto con carabinieri e polizia». Replica così il sindaco Maurizio Cianfrocca alle critiche piovutegli addosso dopo l'ennesima rissa del sabato sera, avvenuta in pieno centro e con protagoniste alcune persone indagate nell'ambito dell'omicidio di Thomas.

Critiche che il primo cittadino respinge al mittente, parlando di polemiche inutili: «Non vale la pena soffermarsi su certe dichiarazioni, dico che ho un quotidiano rapporto con il capitano dei carabinieri e sto facendo quanto è nelle mie prerogative perché la situazione resti sotto controllo». E annuncia nuovi provvedimenti in merito alla sicurezza: «Domani (oggi, ndr), ho un incontro con il Prefetto, con il quale discuteremo di varie situazioni: affronteremo anche il tema della sicurezza in città».

Città che resta avvolta da una cappa di tensione dopo l'assassinio di via Liberio. Episodi violenti riempiono spesso le cronache, come la zuffa avvenuta all'alba del 27 maggio scorso davanti le serrande del "Satyricon" o quanto successo sabato scorso in via Circonvallazione.

Novità nelle indagini
Nel frattempo, nella giornata di ieri, si è saputo che il prossimo 10 luglio verrà estratta la copia forense dei dati contenuti nel cellulare di Thomas. Dovrebbe essere l'ultimo atto in questo campo, dopo che in precedenza si era agito con analoghe operazioni per i telefonini appartenenti a Mattia Toson, la sua fidanzata, un suo stretto amico, il fratello Nicolò e lo zio acquisito Francesco Dell'Uomo detto "Budella". Dal confronto di tutti gli elementi che saranno messi insieme, si spera di arrivare a quelle indispensabili informazioni per far luce su ciò che ha generato la tragedia del 30 gennaio scorso.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione