Denunciati dai carabinieri forestali per abbandono di rifiuti pericolosi: discariche abusive a Fontana Ranuccio.
Dall'essere menzionati come sito archeologico con reperti studiati da esperti mondiali e un tesoro nascosto ancora da scoprire, a zona scelta dagli inquinatori per depositarvi le loro sozzure. Un percorso avvilente. La scoperta effettuata nei giorni scorsi dall'instancabile pattuglia di carabinieri forestali in forza alla stazione della città dei papi mostra immagini eloquenti di un degrado che non accenna a diminuire.

Fontana Ranuccio o Colle Ranuccio, a due passi dal depuratore di Ponte Piano con la omonima cascatella formata dal Rio Santa Maria, è nota per le scoperte archeologiche (resti dell'uomo vissuto a cavallo tra l'Uomo di Ceprano e l'Uomo di Neanderthal), uno dei principali giacimenti paleontologici del bacino pleistocenico che ogni anno propone nuovi scavi caratterizzati da scoperte che lasciano sbalorditi gli studiosi che rispondono all'invito dell'Istituto italiano di paleontologia umana.

Eppure, a poca distanza dal luogo del ritrovamento effettuato due anni fa di una zanna lunga tre metri, appartenuta ad un esemplare di Palaeoloxodon antiquus, enorme pachiderma vissuto circa 400.000 anni fa, ecco spuntare cumuli di immondizie e materiali classificabili come pericolosi.
L'analisi di quanto rinvenuto avrebbe consentito l'identificazione di alcuni degli autori dell'insano gesto, nominativi citati nella dettagliata relazione predisposta dai ranger anagnini.

È poi essenziale che i rifiuti vengano rimossi al più presto, possibilmente a cura o almeno a spese dei soggetti denunciati. Sarebbe imminente, infatti, la riapertura degli scavi con la presenza di archeologi provenienti da università non soltanto italiane; come accoglierli con tale spettacolo in bella vista?
L'agguerrita pattuglia dei carabinieri forestali di Anagni ha competenza anche per altri comuni (Ferentino, Paliano e Fumone), una zona vastissima con l'area industriale più estesa della provincia e oltre 700 ettari di bosco demaniale. Un impegno improbo, che sarebbe bene condividere con le altre forze istituzionalmente preposte.