La città dei papi ha dato l'addio a Giuseppe Bonollo, imprenditore vero e cittadino esemplare, venuto dal Modenese a valorizzare la Ciociaria.
Ieri mattina la chiesa cattedrale di Santa Maria Annunziata era stracolma, sia la parte centrale che le navate laterali. A celebrare la cerimonia funebre numerosi sacerdoti, in primis monsignor Lorenzo Loppa e don Giuliano, nipote del cavalier Bonollo. La città è stata rappresentata dal sindaco Daniele Natalia, il mondo imprenditoriale dalla presidente Miriam Diurni, dal presidente di BancAnagni Stefano Marzioli e da numerosi titolari di prestigiose aziende. Presenti anche i vertici di importanti istituzioni.
L'ex vescovo Loppa ha ricordato la figura di Bonollo, le cui riconosciute doti di imprenditore e di innovatore si sommano a quelle umane, completando il ritratto di una "brava persona" nel senso più vero e grandioso dell'espressione. Tra i presenti numerosi dipendenti ed ex dipendenti delle società di famiglia; i più anziani, all'esterno, a ricordare aneddoti che sottolineavano la modestia di un personaggio di caratura internazionale, ricco anche del dono dell'umiltà.
All'uscita del feretro dalla chiesa, una persona molto nota ha commentato: «La frase che se ne vanno sempre i migliori, nel caso di Giuseppe è assolutamente conforme alla verità: credo che ben pochi possano essere accostati al suo livello di grandezza e umanità».
Giuseppe Bonollo contribuì in maniera fondamentale alla costruzione della chiesa di San Giuseppe ad Osteria della Fontana e alla creazione dell'oratorio gestito da padre Evaristo suo grande amico, struttura multifunzionale che aiutò a educare migliaia di bambini e di giovani.
Dopo la cerimonia funebre, la benedizione della salma. Accanto alla bara, il nipote Giuseppe con la sorella Giulia e la cugina Chiara che ha letto una toccante lettera indirizzata a nonno Giuseppe. Una cerimonia semplice e molto partecipata per l'ultimo saluto a un uomo stimato e amato da tutti.