«Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me, non amour», non è il testo della canzone di Annalisa ma una parte del messaggio anonimo che ieri mattina è comparso sui telefoni dei componenti del consiglio comunale di Pontecorvo. L'assise civica è sotto assedio, presa di mira dal "Corvo" che ieri è tornato a colpire. Ancora una volta pesanti illazioni che, in questo caso, non riguardano solo il capogruppo di opposizione Riccardo Roscia e la sua compagna ma coinvolge anche i consiglieri di minoranza Giuliano Di Prete e Angela Tribini.
I fatti
Ieri mattina era stata convocata la seduta del consiglio comunale di Pontecorvo con sei punti inseriti all'ordine del giorno. Pochi minuti prima dell'inizio della discussione sui telefoni di tutti i presenti sono arrivate le notifiche di un nuovo messaggio. Il gruppo whatsapp "La Favola" era tornato in azione con un nuovo messaggio firmato "Il Corvo".
Ancora una volta si facevano pesanti illazioni sul capogruppo di minoranza Riccardo Roscia e sulla sua compagna (consigliera comunale d'opposizione a Pico) Rossana Carnevale. Ma questa volta sono state lanciate forti insinuazioni anche sui consiglieri di minoranza Giuliano Di Prete e Angela Tribini.
Un messaggio che parla di un triangolo amoroso, di gelosie, di storie travagliate e che reintepreta anche la canzone di Annalisa "Mon Amour": «Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me, non amour, amour, ma chi baci tu, io farò una strage stasera, ballo tra i comparelli». Queste alcune delle parole inserite nel messaggio che è comparso sul gruppo.
La reazione
All'arrivo dei messaggi tutto il consiglio comunale ha subito espresso solidarietà alle persone coinvolte.
«Ringrazio tutto il consesso civico per la solidarietà che è stata espressa - ha affermato il consigliere di minoranza Giuliano Di Prete - Come ho affermato in aula sono disponibile per qualsiasi azione che vada a rafforzare la denuncia che è stata precedentemente presentata. Per quanto mi riguarda ho un modello di difesa che mi contraddistingue da sempre e che si chiama "indifferenza". Non voglio dare importanza a chi non ha il coraggio di mettere la faccia e che dice solo tante stupidaggini».
Assoluta indifferenza anche per il consigliere Angela Tribini che ha affermato: «La mia arma è l'indifferenza, il sorriso ed il silenzio dinanzi a tali gesti, anzi non mi soffermo proprio a pensare al contenuto del messaggio, bensì mi concentro più forte di prima a portare avanti la mia azione politica per il bene della collettività».
Assise compatta
Anche in questo caso il consiglio comunale ha dato mandato alla giunta di avviare tutte le azioni necessarie.
«Da parte mia e dell'intera amministrazione c'è la ferma condanna per quanto accaduto e la piena solidarietà per le persone coinvolte - ha aggiunto il primo cittadino Anselmo Rotondo - L'assise ha autorizzato la giunta a procedere, come già fatto per il consigliere Roscia, con una delibera per avviare qualunque iniziativa di sostegno. Non sono accettabili azioni del genere che vanno a ledere l'immagine degli amministratori».
Un nuovo durissimo affondo de "Il Corvo" che è tornato a colpire dopo i messaggi che erano stati inviati nei mesi scorsi sempre durante le sedute dell'assise di Pontecorvo. E dai toni utilizzati si capisce che la vicenda non è ancora conclusa. Nel chiudere il suo scritto ha affermato in modo serafico, quanto eloquente, «ma la storia continua».