Verrà eseguita oggi l'autopsia sul corpo di Massimiliano Di Pastena, annegato nel fiume Liri. Ci sono volute quasi 24 ore di intense ricerche prima di individuare il suo corpo nelle acque del fiume Liri: la segnalazione della sua scomparsa era stata lanciata lunedì sera da un'amica. L'apertura delle ricerche è stata immediata: fino alla fine è stata tenuta alta la speranza di trovare Massimiliano vivo, magari ferito dopo una caduta accidentale in zona. Invece martedì sera l'amara scoperta.

E oggi, dopo l'affidamento dell'incarico al medico legale De Giorgio, verrà eseguita l'autopsia sul corpo del quarantatreenne per capire cosa abbia provocato la morte: se, prima di finire nelle acque del fiume Liri, possa essere stato colto da un malore improvviso. O se abbia assunto qualche medicinale o bevanda in grado di provocare un malessere importante.

Il corpo scoperto da un drone
Il corpo di Massimiliano è stato individuato da un drone dei vigili del fuoco nella serata di martedì in zona "Le Cese-Santa Barbara". Le ricerche andate avanti per tutta la giornata non avevano dato esiti. E proprio mentre si stava per sospendere ogni attività, dall'alto è arrivata la segnalazione.
Secondo quanto ricostruito dall'Arma, l'uomo lunedì sera aveva raggiunto la zona di Ponte Nuovo con un'amica. Poi aveva chiuso l'auto, con il cellulare all'interno, e si era allontanato per dei bisogni fisiologici.

Ed era scomparso nel nulla. A richiedere l'aiuto dei carabinieri è stata proprio la donna che era con lui, preoccupata per quello strano comportamento. Le ricerche dei carabinieri - agli ordini del capitano Bartolo Taglietti - sono partite nell'immediatezza, con il supporto dei vigili del fuoco. Per poi riprendere martedì mattina presto, con l'ausilio dei cani molecolari, delle squadre fluviali dei vigili e della protezione civile, coordinata da Catia Prata. Una giornata di intense ricerche, anche nella zona di Badia e per tutto il territorio. Fino all'individuazione del corpo nel Liri a meno di cento metri dal punto della sua scomparsa.

Le indagini
I militari del capitano Taglietti, subito in campo per le ricerche, sono ora impegnati nella ricostruzione delle ultime ore vissute da Massimiliano. Per questo, come di prassi, ascolteranno persone vicine al quarantatreenne e ispezioneranno la sua auto. Importante anche l'analisi del cellulare dell'uomo, per capire cosa abbia fatto poco prima di finire nelle acque del Liri. Al resto, per comprovare o eliminare alcune delle ipotesi al vaglio, ci penseranno i risultati dell'autopsia.
Forte lo sconcerto della comunità di Pontecorvo: Massimiliano, operaio, padre di una bimba, lascia molti amici e una famiglia distrutta dal dolore. Anche il sindaco Rotondo, che poco dopo il ritrovamento del corpo ha espresso profonda vicinanza ai suoi cari, ha portato il cordoglio dell'intera comunità per la perdita di un altro giovane pontecorvese.