Sostanze stupefacenti nel parco giochi della "De Magistris": i carabinieri fermano due ragazzi di cui uno minorenne.
Non si attenua l'impegno degli uomini dell'Arma a difesa delle istituzioni, dei cittadini e soprattutto delle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, come i ragazzi alle prese con la droga. Nei giorni scorsi, oltre alle usuali incombenze che gli appartenenti alla Benemerita seguono a ritmo instancabile, non sono mancate le operazioni finalizzate alla repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti.

I militari del comando compagnia della città dei papi, operativi con le modeste ma tenaci forze a disposizione delle stazioni dislocate sul territorio, avrebbero colto in flagranza di reato due ragazzi, uno maggiorenne l'altro adolescente di età inferiore ai 18 anni, in possesso di hashish mentre si trovavano nel piccolo parco prospiciente l'edificio della scuola materna, elementare e media "Raffaele Ambrosi de Magistris". Addosso ai fermati sarebbero state trovate dosi di "fumo" corrispondenti ad alcune decine di grammi.

Il consumo di droghe è diffuso anche nella città dei papi e tra i luoghi di spaccio non mancano le prospicienze dei numerosi edifici scolastici della città. Non solo. Sale e salette dotate di giochi, dal calcio balilla ai giochi elettronici più alla moda, sono frequentati da giovanissimi evidentemente poco seguiti dalle famiglie.

C'è chi sostiene che i cani antidroga periodicamente utilizzati nei blitz effettuati sia dai carabinieri che dai colleghi della polizia, transitando nei pressi delle fermate dei bus utilizzati da centinaia di studenti pendolari, fiutino spesso gli effluvi trasportati dal vento.
Il problema della diffusione delle droghe, con l'abbassamento costante dell'età delle prime esperienze, è di una gravità enorme, mentre le istituzioni sembrano ignorare il fenomeno che sta dilagando anche tra i giovanissimi. Le forze dell'ordine svolgono un compito essenziale, ma se le famiglie e la scuola non collaborano, il dilagare delle sostanze che danno assuefazione e morte rischia di diventare inarrestabile.