Anche se all'interno della fabbrica laziale non fila tutto liscio, i modelli Alfa "made in Cassino" continuano a essere considerati il futuro della gamma. Sta per prendere il via la 41esima edizione della rievocazione storica della "1000 Miglia", competizione riservata a vetture d'epoca prodotte non oltre il 1957, che si daranno battaglia sul percorso Brescia-Roma-Brescia. Ai nastri di partenza, la parte del leone tocca ad Alfa Romeo con 47 unità, tra cui brillano tre esemplari della collezione di Heritage.
Quest'anno ricorrono tre anniversari: i dieci anni dell'Alfa Romeo 4C, i sessanta dell'Autodelta e i cento dell'emblema del Quadrifoglio. Per celebrarli, Alfa lungo il percorso sarà al fianco delle proprie vetture d'epoca con il modello più attuale, Giulia "Quadrifoglio 100° Anniversario", protagonista con Tonale e Stelvio del rilancio del marchio. «Il giusto tributo al simbolo di un passato glorioso - scrivono dalla casa madre - che si collega ai successi della gamma attuale in cui Giulia e Stelvio affiancano Tonale, diventando protagonisti del rilancio di Alfa Romeo che, nei primi 5 mesi del 2023, in Italia ha triplicato le proprie immatricolazioni rispetto al 2022».
Sul fronte politico
Mentre i sindacati incalzano il governo per avere risposte concrete sulla transizione, Aldolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy lancia un messaggio ben chiaro: «Noi diamo gli incentivi a Stellantis che è una multinazionale italo francese, che però produce un milione di autovetture in Francia e 473.000 in Italia. Questo non va bene, deve produrne un milione anche qui».