Travolto dall'esplosione di una bombola, domani l'ultimo saluto a Stefano Marcoccia, vittima di un incidente sul lavoro il 1 giugno scorso in un cantiere a Torino.
I funerali del trentaquattrenne, originario della città ernica, si svolgeranno a Sabaudia, dove si era trasferito da molti anni e dove viveva con la famiglia, la moglie Valeria e i due figli. Il rito funebre sarà officiato alle 15.30 nella chiesa Santissima Annunziata.

La ricostruzione
La tragedia si è verificata una settimana fa in Piemonte. Marcoccia stava lavorando in un cantiere a Pavone Canavese, vicino all'autostrada A5 Torino-Aosta dove si stanno effettuando interventi per alzare un ponte ed evitare l'allagamento durante i periodi di pioggia intensa che ingrossano il fiume Chiusellla. È qui che il trentaquattrenne è stato travolto da una bombola saltata in aria mentre era su un camion.

Il ricordo
Marcoccia, era originario di Veroli, della località La Vittoria, alla periferia della città ernica, dove ha amici e parenti, ma da anni viveva a Sabaudia con la moglie Valeria e i due figli piccoli. Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia.
Un dolore grande quello della moglie che in un post lo ha ricordato con queste parole, scritte sotto una foto che li ritrae insieme. «Amore mio, continua a guardarmi così, i miei occhi si perdevano nei tuoi. Ora li cercherò ovunque perché il cuore non si rassegna ad un dolore così».

Da tutti ricordato come una persona dal cuore grande, sempre cordiale con tutti. Super tifoso della Roma.
Proprio durante l'ultima partita del campionato di Serie A disputata, e vinta 2-1, dalla squadra giallorossa contro lo Spezia, i tifosi della Roma hanno voluto ricordare così Stefano Marcoccia, con uno striscione.
"Stefano per sempre". Questo lo striscione esposto allo stadio Olimpico di Roma.
Domani, dunque, l'ultimo saluto al trentaquattrenne, nella chiesa Santissima Annunziata al centro di Sabaudia, alle ore 15.30.