Hanno sperato fino all'ultimo che il comportamento del figlio potesse cambiare, ma inutilmente. Sempre più frequenti, stando alle accuse, i maltrattamenti nei loro confronti.
Botte al padre e minacce, oltre agli insulti, anche alla madre. Costretti spesso a rifugiarsi in cantina per paura delle sue reazioni, che la situazione potesse degenerare.
Nei guai è finito un trentenne di Boville Ernica, accusato di maltrattamenti in famiglia. Chiesto il giudizio.
L'uomo dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 23 giugno. Il trentenne, per la sua difesa, si è rivolto agli avvocati Filippo Misserville e Antonio Ceccani.

La ricostruzione
I genitori, stando alle accuse, erano sottoposti a un continuo regime di vessazioni fisiche e psicologiche. In diverse occasioni, il trentenne avrebbe percosso il padre, facendolo sbattere, in un episodio, con la testa anche contro un piano d'appoggio.
Il genitore era stato costretto anche a fare ricorso alle cure dei dottori in ospedale per le ferite riportate a seguito dell'aggressione. Minacce e insulti continui rivolti anche alla madre. In diverse occasioni i genitori sono stati costretti a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per riportare alla calma il figlio e a nascondersi in cantina per paura delle sue reazioni.

Le accuse
Il trentenne è finito così sotto accusa per maltrattamenti in famiglia. Chiesto per lui il rinvio a giudizio. L'udienza preliminare, come detto, si terrà nei prossimi giorni. È stata fissata per il 23 giugno nel tribunale di Frosinone.