Spazio satira
La vicenda
02.06.2023 - 17:00
Organizzava finti casting, cominciando con un appuntamento in un albergo, per poi continuare con un secondo in un fast food e infine con "provino" in un appartamento. Proprio qui, stando alle accuse, sarebbero scattati gli abusi. Abusi su giovani aspiranti attrici. A finire sotto accusa per violenza sessuale nel 2020, il regista ciociaro Claudio Marini. Dodici le violenze di cui viene accusato il cinquantenne originario di Frosinone. Il pubblico ministero ha chiesto per Marini la condanna a 9 anni di reclusione. Fra tre mesi è prevista la sentenza. I giudici della quinta sezione penale del tribunale collegiale di Roma hanno rinviato l'udienza a settembre.
La ricostruzione
Marini è stato arrestato alla vigilia di Ferragosto del 2020 dai carabinieri di Roma con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di alcune ragazze che stava selezionando in provini individuali per film (Miele amaro, Un gioco pericoloso e La forza dell'amore) e che si sarebbero dovuti girare da lì a poco. A puntare il dito contro l'uomo sono state otto ragazze che hanno denunciato gli atti di presunta violenza. L'indagine, infatti, condotta, tra i mesi di febbraio e luglio di tre anni fa , dai carabinieri della Compagnia Roma Parioli, ha tratto origine da diverse denunce presentate da giovani donne, aspiranti attrici, vittime di atti di violenza a sfondo sessuale che sarebbero stati perpetrati dall'indagato nel corso di finti "casting" per la realizzazione di film, di fatto inventati. Nello specifico, secondo l'accusa, nel corso dei provini, le vittime venivano invitate ad un primo incontro organizzato presso sedi-uffici presi in affitto ad hoc, con la finalità di accattivare la loro fiducia e di rendere la prospettiva di poter aspirare ad una parte nel film quanto più realistica possibile. Due i procedimenti, poi riuniti, in cui è finito sotto accusa Marini, Roma e Milano. Dopo la denuncia di alcune ragazze per episodi he sarebbero avvenuti nella capitale, ne sono seguite altre tre da Milano. A settembre prossimo, dunque, la sentenza. Il pubblico ministero, come detto, ha chiesto per Claudio Marini una condanna a 9 mesi di reclusione.
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