Un ragazzino di 11 anni beve un sorso d'acqua e accusa un malore a scuola: immediato il trasferimento in ospedale. Ora si cerca di risalire alle cause, per capire cosa sia accaduto. sequestrata la bottiglietta. Che potrebbe adesso essere oggetto di analisi tecniche approfondite.

L'episodio
Secondo una primissima ricostruzione dei fatti, sembrerebbe che il ragazzino abbia portato con sé la bottiglietta da casa, bevendone oltre la metà in aula durante le lezioni come d'abitudine. Nessuna reazione particolare né problemi avvertiti in classe.
Poi, a conclusione dell'ora di educazione motoria, dopo essere tornato in classe, un sorso e l'inatteso malore.
Quindi l'intervento dei familiari e il trasporto in ospedale al Santa Scolastica dove è stato tenuto in osservazione per l'intera giornata, con l'apertura della procedura prevista dal protocollo medico per scongiurare una sospetta intossicazione.

E con il confronto scrupoloso da parte dei medici pure con il centro antiveleni di Bergamo sulle modalità di monitoraggio da adottare in casi simili. Una precauzione importante.
Le condizioni del ragazzino finito in ospedale, per fortuna, non sono gravi. E la valutazione dei medici di tenerlo in ospedale per osservazione è stata adottata in via precauzionale.

Le verifiche
Non è ancora chiaro cosa abbia potuto causare il malore improvviso in classe. Nessun elemento è stato sottovalutato. Allo stato dei fatti si sta cercando di capire anche se quanto accaduto sia o meno legato a una possibile bravata tra compagni di scuola. Se, insomma, possa trattarsi o meno di uno scherzo - affatto divertente - di qualche altro ragazzino: una trovata pericolosa su cui non si è riflettuto poi tanto.

Magari l'idea di mettere, ad esempio, nell'acqua presente ancora nella bottiglia sapone o qualche altra sostanza, senza dare troppo peso alle conseguenze. Ipotesi al momento giornalistiche, che potranno essere verificate dai militari dell'Arma della Compagnia di Cassino solo quando il ragazzino verrà dimesso, con un quadro chiaro da parte dell'ospedale.
A quel punto i militari potranno, eventualmente, andare a fondo e stabilire cosa sia accaduto in base a ciò che verrà fuori dal quadro clinico.
Come pure importanti potrebbero essere le informazioni fornite dall'eventuale analisi della bottiglietta, sottoposta a sequestro dopo la segnalazione della famiglia.