Infiltrazioni e distacchi di intonaci negli appartamenti all'ultimo piano delle case popolari rosa: il Comune scrive all'Ater chiedendo un intervento urgente. È a rischio l'agibilità degli alloggi di via Padre Domenico Passionista, in cui si registrano infiltrazioni dai soffitti e dal lastrico solare, con conseguenti fenomeni di condense e muffe.
Gli intonaci che si distaccano evidenziano le armature dei solai degradate e deteriorate, con immaginabili conseguenze. Non meno grave è la situazione all'esterno delle palazzine, dove pure sono a rischio di cedimento i cornicioni. Dunque è in pericolo l'incolumità di chi transita in prossimità delle palazzine e, aspetto forse ancor più grave, le condizioni di salubrità degli appartamenti sono pessime. Svariati i sopralluoghi effettuati dal sindaco Marco Galli e dal suo vice Vincenzo Cacciarella, tante le segnalazioni dei condomini che temono per la loro sicurezza e la loro salute.
Ovviamente, la vita in alloggi umidi e in cui l'intonaco cede è pessima e adesso la situazione è diventata insostenibile. Infatti, si rischia che gli alloggi presto non risultino più idonei a ospitare le famiglie. L'Ater non può più ignorare il problema, è a rischio la salute delle famiglie cepranesi che risiedono nelle case popolari rosa. Devono essere ripristinate le condizioni di sicurezza e restituita dignità ai cittadini che vivono nelle case popolari di via Padre Domenico Passionista. «Abbiamo chiesto all'Ater di intervenire urgentemente - informa il vicesindaco Cacciarella - Le condizioni interne degli appartamenti all'ultimo piano sono pessime e non consentono di aspettare oltre.
Dopo i diversi solleciti e i primi interventi effettuati auspicavamo la soluzione almeno temporanea del problema, in attesa dei lavori generali. Ricordiamo che diversi mesi fa la Regione ha finanziato la progettazione della ristrutturazione degli alloggi. Nei vari sopralluoghi effettuati si era concordata questa strada, intervenendo sulla terrazza e mettendo in sicurezza il cornicione perimetrale. Purtroppo i tempi si sono dilatati oltremodo, non si può vivere in appartamenti dove si è costretti a mettere le bacinelle per raccogliere l'acqua».