Monti Lepini, mentre il Comune valuta come pagare le sentenze di condanna, il contenzioso si sposta in appello. Ma il fronte è aperto anche sul versante della Corte dei Conti (si attende la decisione), sul risarcimento del danno richiesto dall'amministrazione in sede civile e, nel penale, per il procedimento pendente contro le società. Ieri, davanti al collegio penale del tribunale di Frosinone era in calendario la discussione, dopo che il processo contro le persone fisiche (per i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione aggravata in concorso) si è concluso con una pronuncia di prescrizione. La causa è contro la Delta Lavori e la Tema sas per il capitolo relativo alla responsabilità amministrativa nel reato. Il tribunale, tuttavia, ha comunicato ai difensori delle società, gli avvocati Dario Romano De Santis e Antonio Radice, un differimento a ottobre per il protrarsi dell'udienza in altri processi.

Nel frattempo, il Comune di Frosinone che ha perso in due distinti procedimenti civili ha impugnato in appello tali sentenze. Che sono state già calendarizzate nel 2024 a partire dal 15 gennaio. Il tribunale delle imprese di Roma, infatti, ha accolto il ricorso della Delta Lavori che lamentava corrispettivi per lavori effettuati ma non pagati per 800.000 euro più un risarcimento danni per l'andamento anomalo dell'appalto. Il tribunale ha riconosciuto all'impresa sorana 2.278.100 euro. Quindi, per un secondo contenzioso la Delta chiedeva 8,7 milioni di euro e ha ottenuto 1.575.149 euro. L'ammontare che il Comune dovrà versare alla Delta Lavori, le sentenze infatti sono esecutive, si aggira, con gli interessi, intorno ai 5.270.000 euro.

Il Comune che, oltre a promuovere l'appello, con l'avvocato Alberto Fantini, ha chiesto la sospensione dell'esecutività delle sentenze, ora sta cercando di accantonare le somme da versare alla società. «Abbiamo fatto i salti mortali - spiega l'assessore al Bilancio Adriano Piacentini - Al 99% tutto sarà definito domani (oggi, ndr). Si lavora a varie simulazioni, ma siamo intenzionati a pagare tutto alla Delta». Poi domani sarà il consiglio comunale a votare la pratica sul bilancio che comprenderà un capitolo Delta Lavori.

Il Comune di Frosinone, tuttavia, all'esito dell'inchiesta penale, sulla base degli accertamenti allora effettuati dalla Guardia di finanza, e del processo, essendosi costituito parte civile (con l'avvocato Francesco Tarsitano) nel procedimento poi chiuso con prescrizione, ha avviato un'azione civile lamentando il danno d'immagine e un danno diretto. Una prima udienza è fissata al 27 di luglio anche se resta da valutare la competenza, ovvero se sia il tribunale di Frosinone o il tribunale delle imprese l'organo deputato a dirimere la questione. Peraltro i giudici penali avevano così motivato la prescrizione: «considerato che dagli atti non emerge in maniera evidente l'insussistenza di tale fatto o che gli imputati non lo abbiano commesso, non resta che pronunciare la declaratoria di non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati perché i reati contestati sono estinti per intervenuta prescrizione».

Nel frattempo, è stata riattivata la causa davanti alla Corte dei Conti. Causa, negli anni scorsi, sospesa in attesa proprio della pronuncia dei giudici penali. Nel 2016, infatti, la procura regionale della Corte dei conti aveva contestato un danno erariale di 1.682.507 euro. A febbraio il procedimento contabile è stato riassunto nei confronti dell'ex sindaco Michele Marini e dell'ex dirigente Matteo Capuani. Il collegio presieduto dal giudice Tommaso Miele si è riservato la sentenza. Le difese, rappresentate dagli avvocati Marco Antonio Ottaviani, Lino Diana e Filippo Papa hanno presentato le loro osservazioni contestando la ricostruzione della procura contabile.