Nessuna ferita evidente rilevabile da un primo riscontro esterno. Ecco perché l'autopsia fissata per domani certamente servirà a chiarire le cause della morte dell'uomo trovato semi-nudo in strada sabato mattina. L'esame irripetibile permetterà di stabilire, insieme alle analisi tossicologiche, se l'uomo trovato senza vita a San Pietro Infine sia stato colto da un malore improvviso legato a cause naturali o all'assunzione di qualche farmaco o sostanza letale. O sia stato avvelenato, oppure ucciso in qualche altro modo. Ma se l'autopsia - disposta dal pm Chiara D'Orefice - servirà a escludere alcune ipotesi, restano due grossi interrogativi a cui i carabinieri della stazione di Mignano e i colleghi della Compagnia di Sessa Aurunca potranno dare risposte: in primis quelli relativi all'identità dell'uomo, tra i 60 e i 70 anni. Un uomo pare dai tratti somatici europei.

In secondo luogo, a quelli relativi alla dinamica dell'abbandono del cadavere: se, infatti, non si può escludere che a causare l'improvviso decesso sia stato un malore fatale, ciò che appare chiaro è il momento successivo. Ovvero la volontà di disfarsi del corpo. Ecco il perché della terribile scelta di gettare il sessantenne sul ciglio di una strada, semi-nudo, senza alcuna pietà. E, in modo scientemente meditato: l'uomo era senza portafogli né cellulare. Una scelta precisa per eliminare ogni "traccia", ogni collegamento. Ma come i grandi casi di cronaca insegnano, anche i cadaveri parlano offrendo piste ben delineate: ecco l'importanza dell'autopsia. Che potrebbe rivelare piccolissime tracce, invisibili a un'analisi superficiale.

Il sessantenne è stato notato sabato mattina in una traversa della strada statale Casilina a san Pietro Infine, in località Petriera, direzione Venafro. Chi ha deciso di abbandonarlo in quel punto potrebbe aver agito nel cuore della notte o alle prime luci dell'alba per non essere notato, avendo cura di non lasciare elementi personali, utili ai carabinieri. Ma allo stato dei fatti, nessuno può escludere neppure che il sessantenne sia stato lasciato sul ciglio della strada semi-nudo per depistare gli inquirenti: la presenza della sola maglietta e di pochi altri indumenti ha subito fatto immaginare la possibilità di un momento di intimità finito in tragedia. Una "scelta", anche questa, importante per porre in secondo piano altre ipotesi. Ma non per i militari dell'Arma, che stanno seguendo ogni pista senza escluderne alcuna, continuando a incrociare dati e segnalazioni per poter risalire all'identità di quel corpo che resta ancora senza un nome: da un primo riscontro con l'Afis, nessuna identità nota. Ora verranno prelevate altre impronte per ulteriori comparazioni.