Chiesto il rinvio dell'udienza davanti al Tar per la sospensiva degli atti relativi all'Egato Frosinone. La richiesta è stata avanzata dal Comune di Fiuggi.
Una scelta dettata da due ordini di motivi. Il primo è la richiesta di anticipare la discussione nel merito entro il 2023. L'altra si ricollega alla recente iniziativa della Regione Lazio di avviare in autotutela il procedimento di annullamento degli atti dell'Egato Frosinone (in particolare quello sulla ripartizione delle quote di rappresentanza dei Comuni), finalizzato ad arrivare all'annullamento della costituzione dello stesso organismo dei rifiuti. Il ragione del Comune di Fiuggi è il seguente: "perché chiedere la sospensiva di un atto che la Regione, nel frattempo, potrebbe annullare?".

Peraltro al termine dell'iter di annullamento, il Comune di Fiuggi si riserva la possibilità di ripresentare una nuova istanza di sospensiva degli atti.
L'avvio del procedimento di annullamento è stato motivato dalla Regione «dalla non corretta rispondenza degli atti alle norme vigenti, con riferimento al criterio utilizzato per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all'interno dell'ente».

Un vizio che, però, per l'Egato, rappresentato dall'avvocato Francesco Scalia, sarebbe risolvibile con una rettifica della tabella, senza far decadere gli organi statutari. L'Egato chiede, inoltre, che a decidere sulla presunta illegittimità della costituzione dell'Egato sia il tribunale amministrativo e non la politica.
Il presidente dell'Egato Frosinone Mauro Buschini commenta: «Sto leggendo molte ricostruzioni che avremo modo di smentire nel corso delle prossime settimane, dimostrando con gli atti le inesattezze di questi giorni. Leggo tra le diverse interpretazioni quella del sindaco del comune di Fiuggi che trionfante asserisce la validità delle proprie argomentazioni contenute nel ricorso innanzi al Tar contro gli Egato, parlando addirittura di vittoria. Mi chiedo e vi chiedo: se il sindaco è così certo della illegittimità della costituzione dell'Egato di Frosinone, perché, per la seconda volta, chiede il rinvio della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva? Continua a chiedere il rinvio e parla di vittoria».

A stretto giro di posta ha risposto Alioska Baccarini, sindaco di Fiuggi. «Rimango basito nel leggere le recenti dichiarazioni di Mauro Buschini - commenta il primo cittadino - Non comprende, o finge di farlo, il fatto della presunta rinuncia del Comune di Fiuggi all'udienza cautelare per la sospensiva degli atti, riconducendola ad altrettanto presunta incertezza del ricorso principale. In questo contesto, preoccupano dunque tali dichiarazioni ancor di più se rilasciate da chi si è proposto alla guida di un ente che impatta sulla vita e sulle tasche dei contribuenti.

Mauro Buschini fatica a comprendere le iniziative del Comune di Fiuggi, questo però non ci sorprende. Infatti l'azione giudiziaria del Comune di Fiuggi è talmente chiara che persino Mauro Buschini la dovrebbe comprendere. Tuttavia da lui non mi aspettavo tanta superficialità, almeno si fosse peritato di leggere l'istanza, che in via principale ha ad oggetto la fissazione dell'udienza di merito per definire il giudizio alla luce dell'imminente autotutela. Anche perché l'interesse del Comune di Fiuggi è ancora di più soddisfatto da questo avvio di procedimento di annullamento attivato dalla Regione Lazio in autotutela, piuttosto che da una semplice sospensione degli atti. Quindi perché dovremmo insistere nel richiedere la sospensiva per atti che nella fattispecie vengono annullati dalla Regione Lazio?».