Un camion incastrato nel sottopasso, una evidenza (la segnaletica ad hoc sembra non bastare) e una missiva al sindaco del Comune di Cassino e all'assessore  della manutenzione del Comune di Cassino.
Così tornano ad accendersi i riflettori in un zona spesso dimenticata della città martire.
 «Ennesimo caso in via Solfegna a Cassino», è l'incipit della lettera che porta la firma del presidente dell'omonimo comitato, Gianni La Marra.

La lettera
 «Torna, come accade periodicamente, il problema dei camion incastrati nel sottopasso ferroviario della Contrada Solfegna Cantoni. L'ultimo episodio il 20 maggio  - recita la nota - quando un tir ha tentato di passare nonostante il divieto di transito per l'altezza superiore al limite, restando bloccato e paralizzando il traffico. 
Il problema non è nuovo: su via Solfegna Cantoni c'è un divieto di transito per veicoli superiori a 50 quintali e oltretutto  il sottopasso non può essere attraversato da mezzi di altezza superiore a quattro  metri, ma molti camionisti, ingannati dal navigatore o poco attenti alla segnaletica, tentano comunque di superarlo.  
Il blocco della viabilità per i mezzi incastrati nel sottopasso è all'ordine del giorno, questo perché la segnaletica deve essere potenziata».

Non solo, il comitato segnala anche «l'urgente intervento di sfalcio delle scarpate ed aree verdi per ogni lato della strada  di via Solfegna Cantoni.
Dovranno essere effettuati interventi di bonifica e recupero delle scarpate  interessate da vegetazione spontanea, compreso il taglio delle erbe con asporto dei residui vegetali, loro trasporto e smaltimento nel rispetto della normativa vigente in materia, nonché taglio di erba su cordoli e zanelle stradali, la cura della pulizia delle cunette e delle zanelle a lavoro eseguito.
Tale intervento dovrà essere effettuato su l'intera lunghezza stradale delle strada su entrambi i lati della stessa  per ogni sfalcio.

Il lavoro deve essere compiuto di norma con mezzi meccanici con le caratteristiche di sicurezza opportunamente attrezzati; nei casi in cui non vi sia accessibilità ai mezzi meccanici il taglio può essere realizzato a mano. 
Inoltre chiediamo che lo sfalcio debba comprende inoltre la pulizia delle superfici interessate dal materiale sfalciato e da rifiuti di qualsiasi altra natura e dimensione».

Non sono nuove segnalazioni di questo tipo da parte del comitato all'amministrazione.
La zona della città martire continua a chiedere l'attenzione che merita per una vivibilità che sia paragonabile a quella di altre zone.