Il questore di Frosinone Domenico Condello ha disposto la misura dell'ammonimento nei confronti di un uomo di Ceccano che per anni ha maltrattato i propri genitori con comportamenti aggressivi e violenti. L'anziana madre, una signora di settantotto anni, ha sopportato per anni il comportamento irruento e vessatorio del figlio, disoccupato e celibe. L'uomo, che veniva mantenuto dagli anziani genitori, è anche dedito all'abuso di sostanze alcoliche tanto che molto spesso le aggressioni fisiche e verbali avvenivano proprio quando lo stesso si trovava in stato di ebbrezza.

I poveri genitori, pur tentando con ogni mezzo di convincere il figlio, non sono mai riusciti nell'intento di fargli avviare un percorso di recupero. Anzi, col tempo le richieste di denaro sono diventate sempre più insistenti, fino a sfociare in vere e proprie azioni di violenza fisica e verbale. Tra l'altro le povere vittime vivono nell'abitazione sopra quella del figlio, vicinanza che si traduce in una presenza costante e assillante, che spesso è sfociata in episodi di maltrattamento vero e proprio. In un'occasione l'uomo, vedendosi negare quanto richiesto ai genitori, in un momento di rabbia incontrollabile, ha distrutto alcuni mobili dell'abitazione paterna, tanto che si era reso necessario l'intervento dei carabinieri per riportarlo alla calma.

La situazione si è poi ulteriormente aggravata quando il padre ha iniziato a soffrire di una grave malattia. Le forti preoccupazioni che hanno investito l'anziana l'hanno portata a vivere in uno stato di ansia e paura continue, a causa del quale, inevitabilmente, la stessa ha provato un enorme disagio fisico e morale, così grave da portarla addirittura a modificare le proprie abitudini. Con l'aggravamento della malattia del coniuge, la poveretta non ha più resistito e ha chiesto alla polizia di stato di intervenire. Grazie all'istruttoria eseguita dal personale della divisione anticrimine della questura di Frosinone, sulla base degli elementi raccolti e dei riscontri effettuati, si è potuto procedere con l'emissione dell'ammonimento nei confronti del figlio, con l'auspicio che le condotte violente cessino a seguito dell'emissione del provvedimento e che soprattutto il cinquantaduenne si convinca finalmente ad iniziare un percorso di recupero intraprendendo un percorso di disintossicazione.