Ha preso una tanica di benzina e con tanto di accendino in bella vista ha raggiunto il negozio di famiglia ad Alatri e ha minacciato di dare fuoco al locale se non gli avessero dato i soldi. Soldi che, secondo le accuse, servivano per comprare la droga. Davanti alle minacce e agli insulti (non si sarebbe trattato del primo episodio) i familiari sono stati costretti a contattare i carabinieri. All'arrivo dei militari, lui, un trentottenne residente a Frosinone, ha opposto resistenza aggredendoli. Per l'uomo, sabato pomeriggio, è scattato l'arresto con le accuse di tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Per il frusinate si sono aperte le porte del carcere del capoluogo in attesa della convalida. L'uomo è difeso dall'avvocato Antonio Ceccani.

La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito dai militari, il trentottenne, sotto l'effetto dell'alcol, si è recato nel negozio gestito dai familiari e li ha minacciati con una tanica di benzina. Ha tentato di estorcere loro il denaro. Quello dell'altro ieri non sarebbe stato il primo episodio di minacce e violenze nei confronti dei genitori. Le richieste di denaro ai familiari erano diventate sempre più insistenti e soprattutto violente. Sabato scorso sono stati costretti a chiamare il 112 per evitare che la situazione potesse degenerare. Dopo l'ennesimo rifiuto, il trentottenne è andato in escandescenza. E così è stato richiesto l'intervento dei carabinieri. Giunti sul posto, i militari della Compagnia di Alatri hanno cercato di placare l'uomo che però li ha aggrediti. Nei confronti dell'uomo, quindi, l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale e tentata estorsione. È stato tradotto nel carcere di Frosinone in attesa della convalida che molto probabilmente si terrà oggi.