Non si conosce ancora l'identità dell'uomo trovato morto sul ciglio della strada a San Pietro Infine. Un corpo nudo, tra la carreggiata e la vegetazione, notato da un passante poco dopo le 9.30 di sabato e ancora senza un nome e un cognome. Rinvenuto in una traversa della strada statale Casilina a San Pietro Infine, in località Petriera, direzione Venafro che, in pochi istanti dalla chiamata alle forze dell'ordine, si è popolata all'inverosimile: l'arrivo dei carabinieri della stazione di Mignano e della compagnia di Sessa Aurunca, l'ambulanza e la constatazione del decesso poi la ricerca, immediata, della identità di quel corpo.

Controlli, verifiche, dati incrociati per cercare di capire chi fosse e perché si trovasse, quasi senza indumenti, in quel punto preciso. Una sola certezza, non si tratta di un residente della zona, di quel piccolo comune che delimita il confine tra Cassinate e Casertano, dunque, potrebbe provenire da qualsiasi luogo. Al momento le denunce di scomparsa neppure sostanziano l'identificazione del cadavere. Non ce ne sono nelle ultime ore compatibili con quell'uomo riverso a terra che potrebbe avere tra i 60 e i 65 anni. Anche l'Afis ha dato esito negativo, si tratta dell'inserimento delle impronte nel sistema di ricerca.

Non è mai stato schedato. Ecco allora che le indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura di Cassino, si spostano su altri fronti. Su piste diverse che possano aiutare sia a identificare lo "sconosciuto", sia a individuare un contesto in cui inserire una morte che resta avvolta nel mistero. Difficile immaginare che fosse da solo in quel luogo, più plausibile la configurazione di scenari come la compagnia di qualcuno e un eventuale abbandono a seguito di malore. Ma le piste possono essere molteplici e gli investigatori non ne stanno tralasciando alcuna. Intanto il corpo si trova nell'obitorio dell'ospedale della città martire, il magistrato - la dottoressa Chiara D'Orefice - potrebbe conferire già oggi l'incarico per l'autopsia che dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni. Intanto, da una prima ispezione, il cadavere non presentava alcun tipo di ferita, né da arma da fuoco né da taglio. Resta, dunque, il mistero.