Abbandono di rifiuti e fototrappole. Durante il question time di giovedì pomeriggio il capogruppo del Partito Democratico Angelo Pizzutelli ha chiesto spiegazioni riguardo all'installazione delle telecamere in città. Ma qualcosa non torna. Facciamo un passo indietro.
L'argomento era già stato sollecitato dal capogruppo durante la seduta consiliare del 12 gennaio scorso. E proprio in quell'occasione «emerse dal comandante della polizia locale che c'era un problema sul regolamento. Il documento infatti necessitava di essere implementato nel rispetto della privacy delle persone che andavano ad incorrere in eventuali sanzioni – ha detto Pizzutelli – Chiedo quindi se c'è stata un'evoluzione per la modifica di questo documento».

Le modifiche «sono state approvate in giunta e da circa venti giorni sono state installate tre foto trappole e ne installeremo un'altra – ha risposto l'assessore Sardellitti – Abbiamo già "immortalato" due persone mentre gettavano i rifiuti in strada e stiamo verificando come riuscire a sanzionarle». Ma secondo il consigliere di opposizione la modifica non è valida. «Esiste ancora un regolamento carente sulla privacy perché per essere modificato deve avere il via libera da parte del consiglio comunale. Così come avvenne nel 2021, quando il consiglio fu chiamato ad approvare un regolamento redatto dall'allora giunta dell'ex sindaco Ottaviani. Ad oggi quindi, non essendo stato fatto questo passaggio, non si può procedere con le sanzioni. Esporrebbero l'ente a ricorsi inutili che lo porterebbero soltanto a perdere ulteriori finanze».

Poi ha aggiunto: «Quattro foto trappole per un territorio come Frosinone penso siano poche. Anche se mi risulta che le telecamere installate sono soltanto due». Ha chiuso il dibattito il presidente del consiglio Massimiliano Tagliaferri annunciando che nei prossimi giorni affronteranno il problema. Pizzutelli però ha un altro punto interrogativo. «Oltre a questo inconveniente mi piacerebbe capire di quale assessorato sia la competenza».