La Regione Lazio ha attivato, in via di autotutela, l'iter per l'annullamento della delibera della giunta regionale sulla determinazione delle quote dei Comuni dell'Egato.
Un atto che fa seguito alle iniziative giudiziarie, già intraprese dal Comune di Fiuggi, di ricorrere al Tar contro l'istituzione dell'ente dei rifiuti, con udienza fissata per la sospensiva al 24 maggio. Con motivi aggiunti, infatti, il Comune di Fiuggi aveva contestato un atto della Regione, della precedente amministrazione Ziungaretti, di rettifica del riparto delle quote tra i Comuni.
L'obiettivo che sottende questo provvedimento è l'annullamento della costituzione dell'assemblea dell'Egato, che ha eletto Mauro Buschini presidente con 63 voti su 86 comuni intervenuti. Con tutte le conseguenze del caso.
La direzione regionale del ciclo dei rifiuti ha comunicato all'Egato Frosinone l'avvio del procedimento di annullamento in autotutela della delibera di giunta numero 1.063 del 2022 di "Approvazione dei criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all'interno dell'ente di governo d'ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il reparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso" nonché dei conseguenti provvedimenti amministrativi.
Ovvero il decreto del presidente, legge regionale 25 luglio 2022, di "Costituzione dell'assemblea dell'Egato di Frosinone per la gestione integrata dei rifiuti"; la nota di "Convocazione dell'assemblea degli Egato, prima seduta".
La direzione regionale dei rifiuti precisa che «l'annullamento in autotutela degli atti è motivato dalla non corretta rispondenza degli atti medesimi alle norme vigenti, con riferimento al criterio utilizzato per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all'interno dell'ente di governo d'ambito territoriale ottimale».
L'Egato, che è rappresentato dall'avvocato Francesco Scalia, che sta seguendo il procedimento davanti al Tar, avrà sette giorni di tempo dalla comunicazione d'avvio del procedimento per presentare memorie scritte e documenti.
Il sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini che, per conto del suo Comune, aveva presentato il ricorso al Tar commenta: «Ancora una volta i fatti ci stanno dando ragione! La dimostrazione palese che le nostre tesi sostenute innanzi al Tar del Lazio sono fondate e meritevoli di accoglimento. La Regione sta accogliendo i nostri motivi! Quanti si erano illusi di poter mettere in piedi l'ennesimo poltronificio, hanno sbagliato i calcoli. Non permetteremo a nessuno di poter agire in danno della comunità fiuggina, nella fattispecie della intera provincia di Frosinone. Abbiamo vinto un'altra battaglia in nome della onestà e della giustizia. Non cederemo di un millimetro! Avanti così».
D'altro canto, l'Egato si prepara a presentare le proprie controdeduzioni alla Regione.
«Il vizio che lamenta la Regione non ha inficiato l'assemblea - commenta l'avvocato Francesco Scalia - Il vizio che lamenta è l'accorpamento, nella tabella, delle quote dei comuni della Val di Comino. Ma ciascuno di questi comuni ha votato singolarmente per proprio conto. Inoltre l'assemblea, a larghissima maggioranza, ha eletto gli organi. La Regione potrebbe limitarsi a rettificare quella tabella senza far decadere gli organi. Sia ben chiaro è la legge che ha istituito gli Egato. Nel Lazio i Comuni non hanno più competenza in materia».
Sullo sfondo c'è poi un'altra questione, quella del ricorso pendente davanti al Tar, fissato per il 24 maggio. Ciò che dall'Egato temono è che sia in atto una strategia per ottenere il rinvio dell'udienza. Da qui la richiesta di far decidere la questione dal Tar.
Davanti al tribunale amministrativo, l'amministrazione di Fiuggi ha impugnato la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all'interno dell'ente; il decreto del vice presidente regionale di «costituzione dell'assemblea dell'Ente di governo d'ambito territoriale ottimale (Egato) di Frosinone per la gestione integrata dei rifiuti»; la nota sempre del vice presidente della Regione Lazio, di convocazione dell'assemblea del 7 dicembre, per eleggere presidente e comitato direttivo; le decisioni dell'assemblea del 7 dicembre 2022, tra cui l'elezione del presidente Mauro Buschini e del comitato direttivo; la convocazione dell'assemblea il 9 gennaio 2023 e della documentazione allegata; la convocazione dell'assemblea per discutere l'approvazione del bilancio; le decisioni dell'assemblea sullo statuto, l'affidamento del servizio di tesoreria; la nomina del revisore dei conti, le decisioni assunte dall'assemblea dell'Egaf del 15 gennaio 2023, sul bilancio di previsione del 2023; nonché «ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente contestato nel ricorso» e «la dichiarazione dell'inefficacia di tutti gli atti che saranno adottati dall'Egato di Frosinone». Il 24 maggio nuovo round, sempre per la sospensiva del provvedimento.