Occorrerà attendere sessanta giorni per conoscere la verità sulle cause della morte di Giuliano Faiola, il quarantacinquenne di Fondi deceduto a seguito di un intervento di routine per dimagrire, eseguito in una clinica privata cassinate. Dopo l'affidamento dell'incarico al medico legale Caruso, a quello di parte - alla presenza di consulenti e avvocati - avvenuto ieri mattina in procura a Cassino, ha avuto luogo l'esame autoptico sul corpo dell'autista di Fondi. Poco meno di due ore per ultimare tutte le attività necessarie, con il supporto anche di un chirurgo. Richiesto un esame istologico. Attesi i due mesi, potrà essere chiarita con esattezza la causa del decesso di Giuliano, venuto a mancare a qualche giorno dall'intervento.

Il quarantacinquenne, padre di tre figli, aveva deciso di sottoporsi a un intervento di routine, un bendaggio gastrico, per la perdita di peso. Un intervento riuscito. Alcuni giorni dopo, però, l'improvviso peggioramento e il decesso: è stata la famiglia a presentare una denuncia in procura per fare chiarezza su cosa sia accaduto, se si possa parlare o meno di una colpa medica. O di una tragica fatalità. La procura di Cassino ha aperto un'inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati due medici e un anestesista, per consentire loro di prendere parte a tutte le attività irripetibili. Per loro l'ipotesi è di omicidio colposo. Dopo l'autopsia, il pm Mattei ha dato il nulla osta per i funerali, curati dall'agenzia Viola&Zomparelli. Oggi alle 16 l'ultimo saluto nella chiesa di San Pio X, nella zona di Selvavetere di Fondi.