L'ordinanza non basta. Bisogna informare capillarmente i cittadini coinvolti nella vicenda dei pozzi potenzialmente inquinati di via Marano. Anche attraverso una "autofonica" che giri nella zona per avvisare i residenti del pericolo attraverso un messaggio diffuso con l'altoparlante. E affiggendo dei manifesti che spieghino a chi utilizza quell'acqua come comportarsi.

Lo chiedono i consiglieri d'opposizione Andrea Querqui, Mariangela De Santis, Emanuela Piroli ed Emiliano Di Pofi che ieri mattina hanno protocollato una lettera al sindaco Roberto Caligiore in cui lo invitano a intervenire con urgenza.

"Consideriamo insufficiente la comunicazione avvenuta tramite il sito del Comune - scrivono gli esponenti di minoranza in una nota congiunta - Infatti, molti cittadini non sono soliti controllare il canale istituzionale o riscontrano difficoltà nel compiere tale operazione. Crediamo che l'amministrazione avrebbe dovuto agire tempestivamente e attivare un canale diretto con i residenti in via Marano, ma sono trascorse quasi tre settimane e i cittadini non sono ancora stati avvisati in modo adeguato.

Quindi, abbiamo provveduto a inviare una lettera al sindaco Caligiore e ai settori interessati per chiedere una capillare ed efficace campagna informativa in via Marano, per mezzo di veicoli muniti di altoparlanti e affissione di manifesti, recanti le disposizioni comunali dell'ordinanza sopracitata. Solo così si potrà avere la certezza che tutti siano a conoscenza della contaminazione dei pozzi e che sospendano l'uso quotidiano di tali acque. Auspichiamo di essere ascoltati - concludono i consiglieri d'opposizione - e che si disponga un'azione immediata, considerata la dannosa e urgente causa".