Indagini lampo dopo il danneggiamento registrato nella splendida chiesa della Madonna della Libera ad Aquino. Nelle scorse ore era stato notato da un inserviente un danno alla antica statua della Madonna restaurata di recente: l'anulare della sacra rappresentazione era mozzato. E nell'immediatezza dei fatti, si era parlato di atto vandalico. Immediata la segnalazione inoltrata dal parroco ai carabinieri della locale stazione per capire chi potesse essere l'autore del gesto. Sono stati i militari coordinati dal luogotenente Parrillo, agli ordini del capitano Taglietti, a scoprire tutto con una indagine lampo.

La ricostruzione e i motivi
«Sentiti i carabinieri e i vigili urbani, ai quali esprimo sentimenti di gratitudine per la celerità di intervento e indagine, chi ha compiuto il gesto è stato identificato. In un momento di sconforto e disagio ha causato il distacco della falange della nostra amata Vergine Maria». A parlare a poche ore dall'identificazione è stato un amministratore di Aquino, Luca Di Ruzza, che pubblicamente ha voluto elogiare la rapidità con cui è stata eseguita tutta l'attività di verifica e identificazione. Ora servirà, per procedere, la formalizzazione della denuncia da parte del parroco.
Dopo la scoperta dell'atto vandalico, i militari hanno provveduto a visionare le telecamere di sorveglianza che hanno immortalato l'autore del gesto mentre si allontanava. Dopo le opportune operazioni necessarie alla sua identificazione, i carabinieri sono risaliti a un cinquantenne di un vicino paese del Cassinate che si era recato in chiesa per pregare, chiedendo la forza di superare un particolare momento difficile. Ma, senza volerlo, avrebbe rotto la falange della antichissima statua mentre si affidava a Maria. Poi, preso forse dalla paura legata al danneggiamento (e alle possibili conseguenze) si è allontanato.