«Sono dei vigliacchi, quanto accaduto è una vergogna». Sono le parole a caldo del capogruppo di minoranza Riccardo Roscia che interviene sul gruppo WhatsApp creato da ignoti con illazioni pesantissime sulla vita privata dell'esponente politico. Venerdì mattina il consigliere di minoranza era impegnato nella seduta dell'assise che si stava svolgendo a Pontecorvo. Durante la discussione l'attenzione di tutti è caduta sui cellulari che hanno iniziato a squillare in contemporanea. Qualcuno aveva creato il gruppo "La favola" con oltre cento persone.
Nella lista dei contatti inseriti tutto il consiglio comunale di Pontecorvo, tanti residenti della città fluviale e molti di Pico.
Ad aprire questa chat un messaggio pesantissimo con illazioni nei confronti del rapporto di coppia tra Roscia e la sua compagna Rossana Carnevale, attuale candidata a sindaco nelle elezioni di Pico. Frasi che hanno lasciato tutti sgomenti. Nel consesso è sceso il gelo, in molti sono rimasti senza parole guardandosi increduli. In prima battuta è stata subito espressa solidarietà al consigliere Roscia e alla sua famiglia, poi si è deciso di proseguire con un'azione forte e unitaria nei confronti di chi ha commesso tale reato. Quanto accaduto ha lasciato tutti senza parole. Illazioni che hanno colpito il privato di una coppia, di una famiglia, con frasi spregevoli. Il giorno dopo il capogruppo di minoranza Riccardo Roscia si lascia andare a un commento e un racconto sull'episodio.
Che cosa ha pensato quando ha visto arrivare quel messaggio?
«Che sono dei vigliacchi e che tutto questo è una vergogna».
Qual è stata la sua prima reazione?
«La reazione è stata quella che abbiamo deciso in consiglio comunale. Tutti abbiamo dato mandato al sindaco di avviare un'azione che sarà sottoscritta da tutti i consiglieri. Questi sono atti indecenti, la politica è ben altro non è questo. Azioni del genere non possono essere accettate e tollerate».
È la prima volta che accadeva una cosa del genere?
«Assolutamente no».
Era già successo?
«Qualcuno aveva già inviato messaggi a Rossana facendo le solite illazioni. Frasi molto pesanti. Io faccio politica da molti anni e sono abituato a tutto anche se, lo ripeto, questa non è politica. Ora però non si può più accettare e per questo è giusto presentare una denuncia e fare in modo che la giustizia faccia il suo corso. Oltre all'azione che sarà portata avanti a livello istituzionale e che abbiamo deciso in Consiglio, presenteremo anche a livello personale una denuncia e la polizia postale potrà fare il suo corso».
È deciso ad andare avanti quindi...
«Certo. Andremo avanti fino alla fine per arrivare alla verità. Quello che è successo è molto grave, si colpisce una persona sul profilo personale e si crea un danno all'immagine istituzionale e personale. Non può essere accettato tutto questo».
A chi ha compiuto questo atto cosa si sente di dire?
A questa domanda segue un breve silenzio, la riflessione di qualche attimo, poi il capogruppo Roscia laconico risponde: «Ognuno si qualifica per ciò che è».