Spazio satira
La situazione
13.05.2023 - 19:00
Il 2022 ha rappresentato per l'edilizia un anno record. E quello in corso sembra destinato a superarlo. Guardando agli ultimi cinque anni, i dati del settore delle costruzioni sono, infatti, tutti in crescita. A fornire una panoramica della situazione del comparto in provincia la Fillea Cgil di Frosinone e Latina.
Dai circa 53 milioni di massa salari denunciata nell'anno 2017-2018, si è infatti passati a circa 58 milioni l'anno successivo. Il periodo tra il 2019 e il 2020, ha segnato, per ovvie ragioni legate alla pandemia da Covid-19, una battuta d'arresto, con una massa salari totale di quasi 51 milioni e un aumento contestuale delle ore di cassa integrazione, che hanno toccato un picco di oltre un milione e duecento.
Dalla fine del 2020, però, la crescita è ripresa in modo esponenziale, superando nel 2022 gli 84 milioni, con una proiezione per il 2023 che porterà a superare i 90 milioni. Al tempo stesso è aumentato il numero delle imprese e di conseguenza quello dei lavoratori e delle ore lavorate, con una corrispondete diminuzione delle ore di cassa integrazione. Da 1.172 imprese presenti in provincia di Frosinone, infatti, si è arrivati nel 2022 a 1.441 e, nello stesso arco di tempo, il numero dei lavoratori è passato da 6.496 a 8.069. In cinque anni le ore lavorate sono raddoppiate, passando da circa tre milioni e mezzo a sette milioni e mezzo, mentre quelle di cassa integrazione sono passate da quasi 250.000 a circa 160.000.
Un dato rilevante, inoltre, è legato alla formazione dei lavoratori. Nell'ultimo anno, infatti, l'Esef-cpt, l'ente formatore gestito in modo paritetico dalle parti sociali della provincia di Frosinone, Ance, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, ha erogato 21.640 ore di corsi, formando complessivamente oltre 1.380 figure professionali.
«Quello che si è delineato negli ultimi anni – spiega il segretario di Fillea Cgil Frosinone e Latina Alessio Faustini – è sicuramente un quadro positivo, che è destinato a migliorare ulteriormente. Ma di fronte a una tale crescita, che sarà ulteriormente spinta dalle risorse del Pnrr, si rende necessaria una maggiore attività di controllo».
Uno strumento utile alla corretta gestione della situazione è rappresentato, secondo il sindacato, dal contratto integrativo provinciale, che darebbe la possibilità di fornire tutele normative risultanti dalla contrattazione tra sindacati e rappresentanti delle imprese. Tra le varie misure da adottare, viene proposto, ad esempio, il badge di cantiere, che permette di monitorare la presenza del lavoratore all'interno dello stesso, e protocolli interistituzionali con tutte le stazioni appaltanti pubbliche.
«Questo tipo di attività – aggiunge Faustini – sarebbe utile a contrastare una eventuale perdita di controllo di alcuni fenomeni».
Uno dei possibili problemi da arginare sarebbe il rischio dei cosiddetti subappalti a cascata, legato al nuovo codice degli appalti. Analizzando i dati del quinquennio preso in esame, poi, in quello che risulta essere un quadro generale positivo, emerge quello che il sindacato definisce un dato al quale guardare con attenzione. Vale a dire quello delle ore di assenza giustificata, che hanno visto un graduale aumento e potrebbero essere sintomo di irregolarità. Problemi che si aggiungono a quello della sicurezza, dal quale il settore edile è il più colpito.
«Sommare la parte normativa alla parte pratica di salute e sicurezza – conclude il segretario – è possibile soltanto attraverso una contrattazione di anticipo con le stazioni appaltanti pubbliche, che permetta un maggiore controllo e di fissare delle regole, anche attraverso la creazione di tavoli permanenti».
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