Una chat WhatsApp bollente, fatta da un anonimo e che presto finirà all'attenzione delle autorità competenti.
Ieri mattina la seduta del consiglio comunale che si è svolta a Pontecorvo è stata scossa da un improvviso squillo dei cellulari che ha portato anche ad assumere decisioni straordinarie da parte dell'assise civica.

I fatti
Nel mezzo della discussione dei diversi punti inseriti all'ordine del giorno i componenti dell'assise hanno notato l'arrivo di strani messaggi sull'applicazione. Una chat anonima intitolata "La Favola" all'interno della quale erano presenti più di cento persone. Tutti i componenti del consiglio, molti cittadini di Pontecorvo e tanti di Pico. Un messaggio scritto dall'anonimo, una storia in cui si fanno pesanti illazioni nei confronti del capogruppo di minoranza di Pontecorvo Riccardo Roscia e della sua compagna Rossana Carnevale, attuale candidata sindaco alle elezioni di Pico con allusioni di carattere personale.
Affermazioni pesantissime, messaggi spregevoli e che hanno lasciato tutti senza parole facendo scendere il gelo all'interno dell'assise.

La reazione
Alla ricezione di quel testo in molti si sono guardati increduli. Il consiglio si è fermato e come prima reazione ufficiale si è deciso di esprimere solidarietà, unanime, al capogruppo Roscia e alla sua famiglia. «Quanto accaduto è gravissimo e non può essere assolutamente tollerato» è stata la reazione del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo. Ma l'assise civica ha deciso di andare ben oltre. Un simile comportamento non può trovare giustificazione.
Per questo motivo dall'assise è stato chiesto al sindaco Anselmo Rotondo di avviare un'azione nei confronti di chi ha compiuto questi episodi.

Il provvedimento
Il consiglio comunale ha deciso di dare mandato al primo cittadino. Nelle prossime ore la giunta comunale emetterà un'apposita delibera con cui avvierà un'azione legale per tutelare l'onorabilità di Riccardo Roscia nel suo ruolo di componente del consiglio comunale. Un'azione forte e unitaria per contrastare quanto accaduto. «Tuteleremo l'onore del consigliere Roscia e di tutto in consiglio comunale di Pontecorvo», ha affermato il sindaco Anselmo Rotondo. A breve il Comune presenterà una querela su quanto accaduto, parallelamente i diretti interessati presenteranno le denunce a livello personale.