Una doccia fredda sulle speranze di ripresa dell'occupazione. Un'altra multinazionale che riduce il personale generando subito reazioni allarmate. La Henkel di Ferentino ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 18 unità sui suoi 169 dipendenti.

La segretaria generale della Femca Cisl di Frosinone, Antonella Valeriani, contesta l'iniziativa dell'azienda. «Le motivazioni dichiarate nella procedura sono la riorganizzazione in seguito al calo del mercato di riferimento e di volumi - argomenta la sindacalista - Come Femca Cisl siamo fortemente preoccupati del taglio annunciato e soprattutto per il futuro dello stabilimento di Ferentino. Vogliamo innanzitutto garanzie che l'unico sito di detergenza Henkel rimasto in Italia, dopo la chiusura dello stabilimento di Lomazzo nel 2021, continui a dare occupazione sul territorio nei prossimi anni.

Al triste sacrificio del sito Lombardo doveva seguire il trasferimento di tutti volumi destinati all'Italia nello stabilimento ciociaro e garantirne investimenti e futuro certo. Oggi arriva invece la dichiarazione di esuberi: noi non ci stiamo. Siamo pronti a coinvolgere la dirigenza in tutte le sedi istituzionali, anche quella governativa, per cercare di assicurare un futuro certo al sito».

«Il problema è nazionale - aggiunge la segretaria Valeriani - perché siamo di fronte all'ennesimo ridimensionamento dei siti europei di questa multinazionale e va fatta luce sulla strategia complessiva. Tutte le aziende, in questo momento di contrazione, stanno utilizzando risorse interne o ammortizzatori conservativi per far fronte alla crisi. Qui si parla di soluzioni drastiche mentre noi pensiamo che vanno trovate soluzioni alternative che avremo modo di discutere nei giorni previsti dalla procedura».

«Siamo rimasti basiti di fronte a questa decisione della Henkel - rincara la dose il segretario organizzativo della Uiltec Frosinone, Giuseppe Caccianini - che arriva a tre giorni dalla riunione europea del gruppo e a poco più di un mese dal confronto con i sindacati in cui la multinazionale aveva spiegato le difficoltà del mercato ma di non voler toccare l'organico».

Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il candidato sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta: «Abbiamo appreso con stupore ed un senso di profonda preoccupazione la notizia. Condividiamo le preoccupazioni dei sindacati ed esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti. Quando amministreremo la città, saremo parte attiva in questo processo, chiederemo un tavolo con l'azienda e i sindacati per capire le motivazioni di questa decisione e per fermare questa scelta. Fin da ora, però diciamo no alla riduzione del personale e sì a un tavolo di confronto per lo sviluppo delle capacità produttive sul territorio».