"Non lasciamoci rubare la speranza" è il titolo dell'evento in programma domani alle 15 nell'istituto "Pertini" ad Alatri, con don Luigi Merola, parroco di Forcella (Napoli). Evento organizzato dall'associazione "Radici". «La comunità cittadina è stata duramente colpita dall'omicidio di Thomas Bricca. Da quel giorno ad oggi sono state dette tante cose - sottolineano dall'associazione "Radici" - Sono state fatte diverse analisi sulla situazione degli adolescenti e dei ragazzi. Noi abbiamo pensato di offrire ai ragazzi, ai genitori, agli insegnanti, agli educatori la possibilità di fermarci a ragionare un po' insieme, a metterci in ascolto. Abbiamo pensato che la testimonianza di una figura come quella di don Luigi Merola, parroco di Forcella a Napoli, uno dei luoghi più colpiti dalla criminalità organizzata potesse essere per l'intera comunità una voce capace di accenderci dentro qualcosa di nuovo».

Le indagini
Intanto sono iniziati gli accertamenti sugli altri tre telefoni sequestrati nell'ambito dell'inchiesta per l'omicidio di Thomas Bricca. Dopo aver sequestrato l'iPhone12 di Mattia Toson e il telefonino del fratello Niccolò (il primo è indagato, il secondo no), sotto la lente investigativa dei carabinieri del Racis sono finiti i dispositivi mobili dello zio acquisito di Mattia Toson, Francesco Dell'Uomo, di un amico stretto e della fidanzata. La scorsa settima sono state completate le estrazioni della copia forense sui dispositivi. Va fatta luce sui movimenti di Mattia. Quando si è verificata la sparatoria in via Liberio, costata la vita a Thomas, il giovane Mattia Toson disse di essere in un agriturismo fuori città per festeggiare un compleanno, ma agli inquirenti risulterebbe che sarebbe arrivato all'appuntamento con circa 30 minuti di ritardo. Un "buco" temporale che va chiarito.